<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Nuove misure in arrivo

A Natale tutta Italia verso la zona rossa: il governo studia una nuova stretta per le feste

Covid, il governo pensa a una nuova zona rossa per Natale

AGGIORNAMENTO ORE 15 Misure da consolidare ed eventualmente estendere e rafforzare con una sorta di lockdown per tutto il periodo di Natale. È quanto avrebbero detto, secondo quanto si apprende, gli esperti del Cts nella riunione con il premier Conte e con i capi delegazione. La necessità di una nuova stretta, è stato spiegato dai tecnici, è legata all’impossibilità da un lato di un controllo capillare del territorio e dall’altro a dati ancora «preoccupanti», con un’incidenza dei nuovi casi ancora troppo alta (nell’ultimo monitoraggio era di 193 ogni 100 mila abitanti, quando dovrebbe essere a 50 ogni 100 mila per poter garantire il tracciamento). 

L’Italia, fanno notare gli esperti del Comitato tecnico scientifico, ha anche un numero di morti giornaliero che supera quello della Germania - che ha però 20 milioni di abitanti in più -, e oltre metà del paese con le strutture sanitarie ancora sotto stress. Dunque, è la conclusione, «bisogna estendere le misure, altrimenti a gennaio saremo nei guai».

 

Il governo valuta un irrigidimento delle misure anticontagio nei giorni festivi e prefestivi: l'idea è quella di rendere tutta l'Italia zona rossa o arancione nelle giornate più a rischio, permettendo però un allentamento per i piccoli Comuni. Si valuta una deroga che dia, a chi abiti in paesi sotto i 5.000 abitanti, la possibilità di spostarsi entro i 30 chilometri. È quanto si apprende da fonti di governo al termine della riunione dei capi delegazione. 

 

Le immagini di quelli che il commissario per l’emergenza Arcuri ha definito «insopportabili assembramenti» nelle vie dello shopping, ma anche i 20mila contagi e i 500 morti al giorno e la decisione della cancelliera tedesca Angela Merkel di rompere gli indugi e varare il lockdown generale, spingono il governo a un cambio di passo che potrebbe concretizzarsi nelle prossime ore, con una serie di interventi mirati ad evitare che Natale e Capodanno si trasformino nel detonatore per la terza ondata del virus.

 

Il vertice dei capidelegazione con il premier Conte si è aggiornato a oggi, lunedì 14 dicembre, alle 12, dopo un incontro con il Cts. Non ci sarà alcun allentamento, nonostante le continue richieste delle Regioni e delle categorie produttive. Anzi, sulla nuova stretta il governo sembra aver ritrovato la compattezza e aver sposato la linea dei rigoristi, i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia che da tempo ribadiscono la necessità di evitare qualsiasi apertura, che poi pagheremo a gennaio e febbraio.

 

Non è escluso a questo punto che possa esserci anche un nuovo Dpcm, per intervenire sugli aspetti più problematici con norme omogenee in tutta Italia, per rendere l’intero Paese zona rossa o arancione nelle giornate più a rischio, con un irrigidimento delle disposizioni. E dunque interventi per evitare gli assembramenti nelle vie e nelle piazze dello shopping e nelle zone centrali delle grandi città - prevedendo maggiori controlli e chiusure mirate o anticipando il coprifuoco e la chiusura di bar e ristoranti - e limitare i grandi spostamenti, dunque sia quelli tra le regioni - che però si interromperanno a partire dal 21 dicembre per effetto del Dpcm già in vigore - sia quelli all’interno delle stesse.

Suggerimenti