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Il caso

Vaccino AstraZeneca, in Italia bloccato un lotto dopo tre morti sospette

Somministrazione sospesa anche in Danimarca, Islanda e Norvegia
Stefano Paternò, il militare morto in Sicilia dopo una dose con lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca
Stefano Paternò, il militare morto in Sicilia dopo una dose con lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca
Stefano Paternò, il militare morto in Sicilia dopo una dose con lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca
Stefano Paternò, il militare morto in Sicilia dopo una dose con lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca

Blocco precauzionale per un lotto di vaccini anti-Covid AstraZeneca in Italia. Dopo la segnalazione di «tre eventi avversi fatali» legati, secondo i primi accertamenti, a trombosi e coaguli del sangue, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha emesso in via precauzionale un divieto di utilizzo del lotto ABV2856 - distribuito in tutte le Regioni - su tutto il territorio nazionale. I decessi riguardano tre militari in Sicilia ai quali erano state somministrate dosi dal lotto indicato. Ma l'allarme si estende anche ad altri Paesi Ue che, per un lotto differente finito sotto accusa, hanno deciso di fermare le vaccinazioni col farmaco AstraZeneca. Ciò anche se, al momento, non è ancora stato provato un nesso di causalità tra decessi e vaccino e la stessa Agenzia europea del farmaco (Ema) ha affermato che si può continuare a utilizzarlo mentre sono in corso indagini più approfondite.

 

Ad oggi, nel nostro Paese tre sono i casi di morti sospette segnalati, tutti in Sicilia.

Il primo riguarda un militare della Marina in servizio ad Augusta (Siracusa), Stefano Paternò, 43 anni, morto ieri mattina per un arresto cardiaco nella sua abitazione; il militare il giorno precedente si era sottoposto alla prima dose di vaccino dello stesso lotto a cui fa riferimento l'Aifa. Sul caso la Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia. Il procuratore capo Sabrina Gambino, che coordina le indagini insieme al pm Gaetano Bono, ha iscritto 10 persone nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo.

Il secondo è relativo al decesso di Davide Villa, 50 anni, agente della Squadra mobile di Catania, deceduto 12 giorni fa dopo l'inoculazione del vaccino. La Procura di Catania ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati e ipotizzando l'omicidio colposo.

C'è poi l'indagine della procura di Trapani sulla morte del maresciallo dei carabinieri Giuseppe Maniscalco, di 54 anni, stroncato da un infarto 48 ore dopo aver fatto il vaccino: l'autopsia avrebbe escluso qualsiasi nesso di causa ed effetto, ma la procura ha deciso di disporre ulteriori esami istologici. 

 

Come detto Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’EMA, agenzia del farmaco europea.

 

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NEL NORD EUROPA. L'Autorità nazionale danese per la salute ha sospeso in via precauzionale la somministrazione del vaccino AstraZeneca dopo la segnalazione di alcuni gravi casi di coaguli di sangue. È la stessa Autorità ad annunciarlo in un comunicato. Su questi casi sono in corso delle indagini per stabilire eventuali connessioni con la somministrazione del vaccino.

«Siamo nel bel mezzo del più grande e importante programma di lancio di vaccinazioni nella storia danese. E in questo momento abbiamo bisogno di tutti i vaccini che possiamo ottenere. Pertanto, mettere in pausa uno dei vaccini non è una decisione facile. Ma proprio perché vacciniamo così tanto, dobbiamo anche rispondere con tempestività quando si è a conoscenza di possibili gravi effetti collaterali. Dobbiamo chiarire questo aspetto prima di poter continuare a utilizzare il vaccino di AstraZeneca», afferma Soren Brostroem, direttore della National Health Authority.

Poco dopo la Danimarca, anche Norvegia e Islanda hanno sospeso per precauzione e fino a nuovo avviso l’uso del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19 a causa dei timori legati alla formazione di coaguli di sangue, nonostante le rassicurazioni dell’Agenzia europea del farmaco, Ema, e del produttore. La decisione danese, così come quella dell’Islanda e della Norvegia, riguardano temporaneamente tutti i vaccini AstraZeneca a loro disposizione.

 

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