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La tragedia

Mestre, pullman precipita da un cavalcavia: 22 morti / IL VIDEO DELL'INCIDENTE

di Andrea Mason
Il bus è caduto vicino ai binari della ferrovia tra Mestre e Marghera martedì 3 ottobre. La tragedia ripresa dalle telecamere.
In alto a sinistra l'autista del pullman, Alberto Rizzotto
In alto a sinistra l'autista del pullman, Alberto Rizzotto
La tragedia, autobus precipita dal cavalcavia a Mestre

Incidente del pullman a Mestre: gli ultimi aggiornamenti

 

Giovedì 4 aprile 2024

Sale a 22 il numero delle vittime del tragico incidente avvenuto lo scorso 3 ottobre a Mestre, quando un bus della società "La Linea" è precipitato da un cavalcavia. È infatti morta in ospedale a Padova, dove era ricoverata, la 52enne turista spagnola Rosalia Rodriguez Mendez.

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Mercoledì 4 ottobre 2023 ore 17

 

Sono 15 i pazienti, 12 adulti e tre minori, coinvolti nell'incidente del pullman a Mestre ricoverati negli ospedali del Veneto. Undici si trovano in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive). Lo riferisce la Regione Veneto. All'ospedale di Mestre sono ricoverati 5 pazienti, tre di nazionalità ucraina (due donne e un uomo), un tedesco, una donna in corso di identificazione . All'ospedale di Dolo si trova una donna di nazionalità francese; all'ospedale di Mirano c'è un croato; all'ospedale di Treviso sono ricoverati 5 pazienti, di cui un ragazzo e sua sorella austriaci, uno spagnolo, un austriaco e un'ucraina. All'ospedale di Padova si trovano tre pazienti: una spagnola, una bambina ucraina e una donna in corso di identificazione. Nella notte è stato trasferito un paziente dall'ospedale di Treviso al centro grandi ustioni di Padova. Un ulteriore paziente, una donna ancora in corso di identificazione, è stata trasferita poco fa da Mestre a Padova. 

 

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ore 13

Il video dell'incidente

Un video della "Smart control room" del Comune di Venezia ritrae il bus de La Linea nel momento in cui precipita dal cavalcavia di Mestre.

La telecamera è puntata alla base della rampa che da Mestre porta a Venezia, e ritrae la sommità del cavalcavia, nel tratto in discesa verso la bretella per l'autostrada A4.

Si nota il bus affiancarne un altro, presumibilmente fermo al semaforo che piega a sinistra, verso Marghera, e che ha la freccia inserita. Subito dopo si nota il mezzo piegarsi e cadere, mentre l'altro aziona improvvisamente lo stop.

Non si intravvedono altri veicoli davanti a essi.

 

 

 

ore 11

Tra le 21 vittime che viaggiavano sul bus precipitato ieri sera da un cavalcavia a Mestre un bambino di un anno e mezzo, un 12enne ed una ragazza minorenne. Quattro dei 15 feriti - che sarebbero tutte persone maggiorenni, tra i 20 e i 30 anni - sono ricoverati in terapia intensiva, non sono ancora stati identificati. Tra le 21 vittime, sono 7 quelle che hanno già un nome certo. Oltre a queste c'è una donna austriaca che si ritiene sia la mamma di due bambine, di 13 e 3 anni, ricoverate a Treviso, in condizioni non gravi.

E intanto è stata riattivata la circolazione sul raccordo che dalla zona industriale di Marghera porta all'autostrada A4, dove ieri sera è precipitato il bus dal viadotto del cavalcavia di Mestre. La zona è stata ripulita ed è ripreso il passaggio di veicoli, soprattutto camion, che dalla zona industriale di Porto Marghera vanno verso l'autostrada A4.

Le vittime sono state estratte dal pullman. «È stato un lavoro complicato», spiegano i soccorritori, che parlano di "una tragedia di giovani, salvo qualche adulto". Il pullman era elettrico e le batterie hanno preso fuoco nell'impatto. Si lavora per accertare l'identità dei deceduti.

La Regione Veneto ha allestito e già attivato all’Ospedale dell’Angelo un servizio di accoglienza e una sala dedicata per i parenti delle vittime della tragedia del bus di Mestre. Nell’androne del nosocomio è attivo il punto di prima accoglienza che indica alle persone dove rivolgersi.

In questi minuti sono già molte quelle arrivate all’ospedale. Per loro è stato attivato anche un servizio di interpretariato in lingua tedesca, ucraina, spagnola e francese. I parenti sono assistiti da un Team di specialisti composto da sette psicologi e tre psichiatri.

Il sollevamento del bus

 

ore 9

Una scena apocalittica: la barriera del cavalcavia divelta, un pullman finito giù sulla strada a fianco della ferrovia e che prende fuoco, le urla di chi assiste alla tragedia e di chi a bordo resta intrappolato tra le lamiere accartocciate e in fiamme.

È di 21 morti - fra i quali due bambini, un neonato di pochi mesi e un 12enne, nonché una ragazza minorenne -  e 15 feriti il bilancio ufficiale della tragedia avvenuta a Mestre, secondo quanto riferito all'ANSA da Paolo Rosi, coordinatore del Suem 118 Veneto. Non ci sono stati nuovi decessi nella notte tra i feriti, portati negli ospedali della regione.

Quattro feriti non sono ancora stati identificati

Quattro di essi, in terapia intensiva, non sono ancora stati identificati. I quattro feriti più gravi sarebbero tutte persone maggiorenni, tra i 20 e i 30 anni. Secondo quanto si apprende, tre sono ricoverate in Rianimazione all'ospedale dell'Angelo di Mestre e uno a Dolo.  Tra le 21 vittime, sono 7 quelle che hanno già un nome certo. Oltre a queste c'è una donna austriaca che si ritiene sia la mamma di due bambine, di 13 e 3 anni, ricoverate a Treviso, in condizioni non gravi. Le vittime sono di diverse nazionalità. A bordo c'erano anche cittadini ucraini, tedeschi, francesi e croati. Stamane, il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko ha confermato che cinque ucraini sono rimasti uccisi e tre feriti nell'incidente.

Tra le ipotesi dell'incidente un malore dell'autista

L'autista era italiano e risulta tra le vittime. Tra le prime ipotesi sulle cause forse un malore di chi era al volante. La Procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo. Nelle prossime ore saranno analizzate le immagini delle telecamere di sicurezza puntate sul cavalcavia, per capire meglio la dinamica dello schianto.

E intanto è stata riattivata la circolazione sul raccordo che dalla zona industriale di Marghera porta all'autostrada A4, dove ieri sera è precipitato il bus dal viadotto del cavalcavia di Mestre. La zona è stata ripulita ed è ripreso il passaggio di veicoli, soprattutto camion, che dalla zona industriale di Porto Marghera vanno verso l'autostrada A4.

 

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Martedì 3 ottobre

Un autobus è caduto dal cavalcavia Vempa, a Mestre. Il pullman - riferisce il sito del quotidiano La Nuova Venezia - ha preso fuoco dopo essere precipitato. Vengono segnalate numerose vittime e feriti. 

È di 21 morti, compresi due bambini e 15 feriti il bilancio dell'incidente avvenuto a Mestre/Marghera questa sera (martedì 3 ottobre) e comunicato dalla Prefettura. 

Il bus era elettrico proveniva da Mestre ed era diretto a Marghera. Si è appoggiato al guardrail di destra ed è precipitato. Quindi ha preso fuoco. Nello schianto sarebbe deceduto anche l'autista.

L'incidente del bus

Il dolore del sindaco di Venezia, Brugnaro

«Un'immane tragedia ha colpito questa sera la nostra comunità. Ho disposto da subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell'autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole". Lo ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro su X». 

 

Sul posto vigili del fuoco, decine di ambulanze e forze dell’ordine. Sospesa la linea ferroviaria fra Mestre e Venezia.

Si tratta di un bus della società Linea impegnato nella tratta Venezia-Marghera. Linea è una società esterna ad Actv.

L’incidente è avvenuto in un tratto sopraelevato di via dell'Elettricità, il pullman è precipitato da un’altezza di 15 metri ed è finito sul sedime ferroviario che scorre a fianco della strada.

Non si conosce al momento la dinamica dell'incidente.

L'Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle «grandi emergenze» che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali, ed il richiamo al lavoro di personale di rinforzo. Sono stati preallertati anche gli ospedali di Treviso e di Padova per accogliere e medicare i feriti.

LA TRAGEDIA SULLA STAMPA ESTERA (leggi qui)

«Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia». Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, riferendosi all’incidente a Mestre.

Sarebbero numerosi i feriti. Si apprende anche che c’è una bimba di 10 anni portata gravissima in ospedale a Padova.

 

Le prime testimonianze

«È appena caduto un autobus da un ponte, è appena caduto un autobus da un ponte, mamma mia, è un disastro guarda che roba». È la prima reazione di una donna che subito dopo l'incidente del pullman a Mestre-Marghera ha ripreso con il suo telefonino le immagini di quanto avveniva. Il mezzo brucia con tanto fumo, e si vedono anche i bagliori delle fiamme, è rovesciato di lato con i finestrini dalla parte del guidatore verso l'alto. 

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Nelle primissime immagini affidate ai cellulari dei testimoni, tanto che non sono ancora arrivati ​​i soccorsi ma si sentono le sirene di decine di mezzi che stanno convergendo sul luogo dell'incidete, si vedono alcune persone che sono attorno al pullman ma non si possono avvicinare per le fiamme e per il calore sviluppato dalle lamiere incandescenti. Sulla sopraelevata si vede bene il punto dell'impatto con il guardrail e la barriera di metallo a protezione del parapetto divelti: c'è chi urla di fare presto e chi si sbraccia verso i primi soccorritori. In particolare i vigili del fuoco. 

«Ci sono tanti morti, troppi»

Sono proprio queste le prime parole di un vigile del fuoco che si è allontanato per qualche minuto della zona di operazioni di recupero del pullman precipitato a Marghera. I poliziotti della stradale hanno subito recitato la zona dell'impatto, per allontanare le persone che avevano assistito all'incidente e per fare subito i primi rilievi, decisivi per stabilire la dinamica di quanto accaduto.

Il cordoglio di Zaia

«È una tragedia dalle enormi proporzioni: il bilancio, provvisorio, parla di almeno 21, vittime e di più di 20 persone ricoverate negli ospedali del Veneto molte delle quali in gravissime condizioni. Purtroppo l’incidente ha coinvolto anche alcuni minori. È stata immediatamente attivata l’intera rete del SUEM 118 del Veneto. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Mestre, Mirano, Padova e Treviso. Sono state impiegate più di 20 ambulanze e sul posto è stato fatto convergere anche l’elisoccorso di Treviso. Le vittime ed i feriti sono di varie nazionalità, non solo italiani: sono ancora in corso le operazioni di estrazione e riconoscimento delle salme, ad opera dei vigili del fuoco, della questura e dei sanitari, che ringrazio per i loro sforzi», rende noto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

 

«Esprimo sin da ora il cordoglio dell’intera Regione Veneto a tutte le famiglie che in queste ore stanno vivendo un pesantissimo lutto o sono provate dalle condizioni dei loro cari feriti. Ho chiesto all’intera nostra sanità di mettere in campo ogni risorsa possibile per prestare il massimo dell’assistenza» termina il presidente.

Il mezzo coinvolto, molti turisti a bordo

L'autobus precipitato a Mestre «era nuovissimo, ad alimentazione ibrida» gasolio-metano e stava trasportando per un servizio "atipico" un gruppo di turisti, molti dei quali stranieri, ad un campeggio di Marghera. Lo ha detto il direttore generale del Comune di Venezia, Morris Cerron a Rai News 24. La strada dalla quale il pullman è precipitato è di grande scorrimento.

 

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