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L'intervista

Confindustria Veneto: «Quest'anno fabbriche aperte ad agosto»

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Lavoratori in una fabbrica. ARCHIVIO
Lavoratori in una fabbrica. ARCHIVIO
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Lavoratori in una fabbrica. ARCHIVIO

«Dovremo recuperare la produzione e la produttività perduta, e per farlo serviranno straordinari, turni stringenti. E diciamo chiaro che quest’anno le fabbriche dovranno restare aperte anche ad agosto». Lo afferma il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, intervistato dal nostro giornale sul tema della ripresa  dopo l’emergenza sanitaria. Ripresa che, per Carraro, dovrà avvenire «in totale sicurezza».

 

Per il leader degli industriali era evidente che, data l’evoluzione del contagio, «a Bergamo e Brescia andava chiuso tutto. Ma non capisco perché in Veneto, dopo che nelle aziende avevamo attuato i protocolli di sicurezza si sono chiuse realtà che potevano proseguire». Una critica alla decisione di Governo e sindacati, che «senza coinvolgerci - spiega - hanno deciso quante e quali imprese andavano chiuse dalla sera alla mattina». «Oggi - aggiunge - si sono accorti che la chiusura indiscriminata rischia di creare altri disastri».

 

Ora in Veneto il sottosegretario Achille Variati ha invitato associazioni di categoria, sindacati, politica ad un tavolo comune per il rilancio. «Siamo responsabili e non possiamo non partecipare a un progetto per il rilancio - conclude Carraro - Piace anche a me l’idea di un rinascimento industriale del Veneto. Questa crisi ha messo un po' in discussione il globalismo industriale. Potremmo riportare in Italia alcune parti della produzione e sarà di aiuto ragionare anche sui nuovi settori, su tutti la filiera biomedicale».

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