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L'esperta

Covid, parla Tacconelli: «Si rischia un numero di casi enormi in Cina. E in Europa servono azioni congiunte»

«I controlli sui voli dalla Cina solo in Italia non servono a molto. È come svuotare il mare con il secchiello»
Evelina Tacconelli
Evelina Tacconelli
Evelina Tacconelli
Evelina Tacconelli

«Questo è un momento di allerta, ma non di allarme». Li fotografa così gli ultimi giorni del 2022 la professoressa Evelina Tacconelli, direttrice del Dipartimento di malattie infettive dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. I tamponi obbligatori agli aeroporti per chi arriva dalla Cina (e l’alto numero di casi nel Paese asiatico) hanno riportato alla mente momenti già vissuti.

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Rischio di aumento esponenziale in Cina

«Il problema», spiega la scienziata, «è che non abbiamo dati sulla Cina. Quello che sta succedendo lì è nato perché il governo ha deciso immediatamente di eliminare tutti i controlli che prima erano molto stringenti. E parliamo di un Paese con un miliardo e mezzo di abitanti. In Italia, ma così in tutta Europa, si è arrivati a certi livelli passando per fasi, passaggio dopo passaggio, un movimento graduale con cui si è controllata la diffusione del virus. Questo là non è successo. Tutto ciò fa prevedere che ci sarà un numero di casi enormi in Cina, anche perché Omicron si trasmette molto velocemente. Ma l’altro problema», prosegue Tacconelli, «è che la popolazione cinese è stata poco vaccinata, soprattutto gli anziani. Quindi ci troviamo in un momento in cui c’è un’ipotesi di aumento di casi esponenziale, con l’aumento del rischio di varianti, e dall’altro un Paese poco vaccinato.

 

In Italia situazione sotto controllo

Significa una rapidità di trasmissione molto importante. La paura, dunque, nasce dalla mancanza di dati, che poi questa paura sia basata realmente su un ceppo nuovo, più aggressivo, la risposta per ora è no. Siamo in un momento in cui il rischio di varianti è alto e mancano dati. Questo rende difficile capire cosa succederà».

Nel nostro Paese, comunque, la situazione resta sotto controllo: «La popolazione italiana ha una copertura vaccinale molto alta e sono mesi che vediamo un numero di casi covid bassi e non mi ha mai preoccupato il covid come infezione delle prime vie respiratorie». Secondo la professoressa, quindi, per cercare di arginare l’onda che arriva dalla Cina serve un’azione congiunta di tutta l’Europa intera: «I controlli sui voli dalla Cina solo in Italia non servono a molto. È come svuotare il mare con il secchiello», precisa. Tacconelli riprende un’intervista rilasciata all’Arena proprio alla fine del 2021: «Confermo quanto detto un anno fa: il covid non sparirà, ma grazie al vaccino potremo conviverci».

C’è un altro capitolo legato all’influenza: «Ci si aspettava un’influenza con un numero maggiore di casi, ma siamo a fine dicembre con un picco che si è quasi raggiunto. Non c’è stata la catastrofe che tanti annunciavano, non c’è un numero che debba comportare un allarme».

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Nicolò Vincenzi

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