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Manuel, due arresti
«Tentato omicidio»
In un video gli spari

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Nel riquadro in basso Daniel Bazzano (D) e Lorenzo Marinelli (S) e, in alto, un frame del video del ferimento di Manuel
Nel riquadro in basso Daniel Bazzano (D) e Lorenzo Marinelli (S) e, in alto, un frame del video del ferimento di Manuel
Nel riquadro in basso Daniel Bazzano (D) e Lorenzo Marinelli (S) e, in alto, un frame del video del ferimento di Manuel
Nel riquadro in basso Daniel Bazzano (D) e Lorenzo Marinelli (S) e, in alto, un frame del video del ferimento di Manuel

ROMA. Manuel e la fidanzata, che indossa una felpa con un cappuccio, intenti a premere i pulsanti del distributore di sigarette. Dopo qualche secondo si voltano chiamati dagli aggressori e Manuel, che era a capo scoperto, viene colpito dagli spari e finisce a terra ferito ancora cosciente, mentre lei si china su di lui cercando aiuto al telefono. In poco più di un minuto arriva la polizia, che era intervenuta nel pub per la rissa. Sono gli attimi di un video - di cui l'ANSA è venuta in possesso - ripreso dalle telecamere che hanno filmato il ferimento del nuotatore veneto Manuel Bortuzzo.

 

Ai due ragazzi fermati per il ferimento di Manuel viene contestato il tentato omicidio aggravato dalla premeditazione dai motivi abietti. I pm hanno trasmesso la richiesta di convalida del fermo al che ora dovrà fissare l'interrogatorio di Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano.

 

«Io mi sono costituito e vado in carcere perché è giusto che Manuel abbia giustizia», ha fatto mettere a verbale Lorenzo Marinelli, difeso dall'avvocato Alessandro De Federicis, nel corso dell'interrogatorio svolto ieri in Questura nell'ambito dell'inchiesta sul ferimento di Manuel Bortuzzo. Per questa vicenda è stato fermato anche Daniel Bazzano. Nel corso degli interrogatori i fermati hanno ricostruito quanto avvenuto sabato notte davanti ad un pub del quartiere Axa. Bazzano ha affermato di non sapere che Marinelli fosse armato. «Gli ho detto "Lorenzo ma cosa hai combinato?", mi ha risposto "ora portami a casa da mio figlio"».

 

Daniel e Lorenzo sono entrambi del Villaggio Giuliano, le case popolari di Acilia. Entrambi - rende noto la Questura - con precedenti di polizia per droga e per Daniel Bazzano, conducente dello scooter da dove hanno sparato, anche per rapina. Amici da tempo, hanno trascorso tante serate insieme come anche sabato sera. Un destino simile il loro, anche quello di essere padri giovani di due bimbi piccoli che mostrano con orgoglio e amore sui social. E poi i tantissimi tatuaggi a ricoprire il corpo. Bazzano, in particolare, ne ha uno sulla spalla che raffigura proprio una pistola. «La paura ti rende prigioniero, la speranza può renderti LIBERO!!» scriveva Lorenzo qualche giorno fa sul suo profilo dove c’è postata anche una sua foto dietro le "sbarre" di una grata a mimare una sorta di detenzione.

Piccoli delinquenti, reati di poco conto fino a sabato quando, coinvolti in una rissa in un pub all’Axa, sono tornati per vendicarsi a suon di spari. E così a bordo di uno scooter hanno fatto fuoco nella notte scambiando Manuel per chi non era e cambiando il corso della sua vita, i suoi sogni di nuotatore e di medaglie. «Non volevamo, siamo qui per dargli giustizia», hanno detto ai poliziotti della squadra mobile. E la notizia che i due sono stati fermati ha scatenato una serie di reazioni sui social. In pochi minuti sono arrivate una serie di insulti e minacce sui loro profili Facebook. «Dovete marcire in galera», scrive qualcuno. «Meritereste di perdere entrambi l’uso delle gambe». aggiunge un altro. «Come si fa a fare una cosa del genere con un figlio piccolo», si legge in un post.

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