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Sul GdV in edicola

Cambia di nuovo
l'autocertificazione
Scarica o ritaglia

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Controlli delle forze dell'ordine. MARCHIORI
Controlli delle forze dell'ordine. MARCHIORI
Controlli delle forze dell'ordine. MARCHIORI
Controlli delle forze dell'ordine. MARCHIORI

Cambia ancora in modulo per l’autocertificazione degli spostamenti. Lo ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, a SkyTg24. Su questo, ha spiegato, «sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare» i quesiti che arrivano dai cittadini.

 

SCARICA QUI IL NUOVO MODULO

Chi è impossibilitato a stampare il modulo - perché ad esempio sprovvisto di stampante - lo potrà trovare sul GdV di domani, venerdì 27 marzo, e ritagliare. Ricordiamo infatti che le edicole sono aperte, in quanto garantiscono il diritto di informazione a tutti i cittadini. QUI potete trovare l'elenco delle edicole aperte a Vicenza e provincia.

 

La stragrande maggioranza dei cittadini - ha osservato Gabrielli - è rispettosa dei divieti, ma c’è un’altra parte che forse non è consapevole dei rischi o è allergica ai divieti e si comporta in maniera negativa. Io - ha ricordato - nei giorni scorsi avevo sottolineato l’esigenza di misure più efficaci ed il Governo ha fatto un nuovo decreto che, all’articolo 4, introduce un quadro sanzionatorio diverso. I comportamenti scorretti potranno venire sanzionati con l’articolo 452 del Codice penale, che punisce i comportamenti colposi con una pena fino a 12 anni di reclusione». «L’articolo 4 - ha proseguito il capo della Polizia - stabilisce che non c’è più un reato penale ma un comportamento sanzionabile con un’ammenda, che va da 400 a 4000 euro e sarà aumentata di un terzo qualora si usino veicoli, C’è poi una sanzione specifica per violazione di quarantena, con l’arresto da 3 a 18 mesi sanzione ed il pagamento da 500 a 5mila euro». «Dobbiamo essere rigorosi - ha detto ancora il prefetto - ma anche umani, comprendere che i cittadini sono bersagliati con disposizioni non sempre omogenee, abbiamo infatti anche disposizioni regionali. Dobbiamo quindi far perseguire i furbi ma comprendere una parte di cittadini che vive una condizione di necessità che non sempre trova riscontri in un modulo e bisogna aiutare chi ha bisogno».

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