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Enrico Balboni

Così tocco le corde dell’anima

Enrico Balboni ha suonato in alcune tra le più importanti sale italiane ed estere
Enrico Balboni ha suonato in alcune tra le più importanti sale italiane ed estere
Enrico Balboni ha suonato in alcune tra le più importanti sale italiane ed estere
Enrico Balboni ha suonato in alcune tra le più importanti sale italiane ed estere

Il violinista di musica classica Enrico Balboni sarà uno degli ospiti della “Diretta del cuore” domenica 8 dicembre su Tva. Docente della cattedra di violino principale al conservatorio Pedrollo dal 1984, ha un palmarès ricco e brillante che inizia con un doppio diploma. Balboni si è diplomato con il massimo dei voti sia in violino che in viola e subito dopo ha intrapreso la carriera concertistica sia come solista che in celebri complessi di musica da camera. La sua carriera poi è proseguita suonando nelle più prestigiose sale da concerto italiane ed estere. Enrico Balboni ha anche però a cuore le orchestre italiane dove ha avuto modo di suonare con maestri musicisti di eccellenza. Dal 2003 è primo violino di spalla dell’Orchestra veneziana. In questi giorni sta provando al teatro La Fenice nell’opera di un altro importante vicentino, il compositore Pierangelo Valtinoni, “Pinocchio”, con il testo di Paolo Madron. «Oggi non ha piovuto, ha detto appena finito le prove a Venezia, ma anche la Fenice ha subìto danni, per quanto riguarda l’apparato elettrico e parte della sala-prove».

E per quanto riguarda la partecipazione ad altre rinomate orchestre non possiamo dimenticare che Enrico Balboni dal 2007 è primo violino solista della Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini e che ha fatto parte, come violista in questo caso, e sempre prima parte, della Orchestra Nazionale della Rai di Torino, della Accademica Nazionale di Santa Cecilia di Roma e della Orchestra da camera di Mantova.

Ma Balboni non si è messo in luce solo per la sua riconosciuta preparazione tecnica, per il rigore dello studio e per la originale musicalità. È famoso anche per il suo buon cuore e sovente perciò si rende disponibile per mettere la sua arte al servizio di eventi speciali, soprattutto in beneficenza. Come l’ultimo che lo ha visto protagonista a Reggio Emilia.

 

Di che evento si tratta, Maestro Balboni?

È stato un gran concerto dedicato ai bambini italiani, in beneficenza e nel contempo abbiamo festeggiato i 60 anni del flautista Andrea Griminelli. Una bellissima festa in musica. Con me c’erano Renato Zero, Sting, Zucchero, Ami Stewart. Tutti insieme ci siamo esibiti al Palasport di Reggio Emilia e io ho portato il suono delle “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi.

 

Ma ha preso parte ad altre manifestazioni benefiche. Anche a Vicenza?

Sì, sempre per i bambini (quella volta i poveri del Tibet) ho partecipato al famoso evento di Pavarotti & Friends. Se è possibile, trovo giusto prestare un po’ del nostro tempo, come musicisti, per fare del bene. A Vicenza lo scorso anno mi sono esibito al Teatro Comunale per una onlus.

 

E la ritroviamo protagonista nella diretta di Tva per aiutare le associazioni di volontariato.

Sono felicissimo di partecipare. Ripeto, sono occasioni uniche per fare del bene e naturalmente, se non sono occupato altrove, prendo parte a questi eventi benefici.

 

Che violino ha usato e quale userà a Vicenza?

Il mio fidato Stefano Scarampella, di fine Ottocento. È frutto di uno dei migliori costruttori di violini del Ventesimo Secolo: Scarampella, nato nel 1843 e capostipite della Scuola di Liuteria Bresciana.

Eva Purelli