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L'iniziativa del GdV

I dirigenti in campo
«Caccia ai tagliandi»

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Pallone d'Oro 2020

Da nord a sud, da est a ovest: tutti fanno il tifo per Il Pallone d'oro. È un coro unanime quello che si alza da tutta la provincia a sostegno della nuova edizione dell'iniziativa lanciata dal Giornale di Vicenza. Pareri favorevoli sono stati espressi da diversi addetti ai lavori.

 

Il direttore generale del S. Tomio (Seconda categoria) Andrea Luccarda dice: «È una bellissima iniziativa che dà vita ad una appassionante caccia al tagliando; già lo scorso anno, del resto, quando mi fermavo nei vari locali ed esercizi pubblici e magari avevo modo di leggere il Giornale, notavo che puntualmente le schede venivano ritagliate. Il Pallone d'oro fa bene al nostro calcio perché dà la possibilità a molti ragazzi e alle stesse società di andare sotto le luci della ribalta». «Penso che gli straordinari numeri registrati nella passata edizione - spiega il ds dello Schio, Ennio Dalla Fina - siano la miglior testimonianza della bontà di un premio che può rivelarsi utile anche al fine di educare le persone a iniziative positive per lo sport». Spostandoci nella Riviera Berica ecco cosa afferma il direttore generale del Longare Castegnero, Antonio Mandato: «Gran parte dei candidati sono ragazzi che per un motivo o per l'altro si sono particolarmente contraddistinti, già prendere parte a questa particolare corsa è dunque per loro una bella gratificazione».Pure la corrente dell'ovest spira forte a favore del Pallone d'oro: «Questa è una preziosissima occasione - dichiara il ds del Montecchio Maggiore Nicola Masiero - per condividere una passione genuina com'è il calcio e che è motivo di coinvolgimento di parenti e amici. La caccia alla scheda è un qualcosa di simpatico ma la cosa più bella è la sua globalità: non è infatti riservata solo a chi fa più gol o assist ma al contrario opera su tutti i livelli e categorie». Dal quartier generale del Bolzano si scopre che l'iniziativa ha aiutato a far sorgere amicizie e collaborazioni. «Non nascondo - spiega il ds amaranto Fabio Ebene - che inizialmente ero un po' scettico in merito ma ho poi dovuto ricredermi. Oggi infatti penso che l'esistenza del Pallone d'oro faccia del bene sia ai giocatori che alle stesse società. Da ds del Marola ho avuto modo di partecipare al fantastico gala finale della passata edizione durante la quale, visti anche i successivi e inaspettati avvenimenti, ha di fatto preso vita il Bolzano di oggi: conoscevo infatti di vista Bertuzzo (colonna del club granata) e in quella serata è nata un'amicizia sfociata poi addirittura nell'inizio dell'attuale collaborazione. Dobbiamo tutti sostenere questo avvenimento». Segnali e messaggi positivi giungono infine anche dall'est vicentino. «Alla pari dell'inserto Young - dichiara il ds del Le Torri Bertesina, Antonio Bottazzi - ritengo sia un'iniziativa che dà grandissima visibilità a tutto il calcio; permette inoltre di scoprire giocatori, venire a conoscenza di retroscena e interessanti storie di vita, ma soprattutto coinvolge sempre più appassionati verso un mondo di calcio genuino».

 

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Francesco Meneguzzo