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LA SFIDA. Parte oggi la seconda edizione del contest ideato dal GdV

Negozi e farmacie
ma pure i tabaccai
Tutti sono in gara

È possibile votare per chiunque lavora a contatto con il pubblico
È possibile votare per chiunque lavora a contatto con il pubblico
È possibile votare per chiunque lavora a contatto con il pubblico
È possibile votare per chiunque lavora a contatto con il pubblico

A chi è rivolta la sfida per eleggere “I commessi dell’anno” di città e provincia? La risposta è presto detta: a tutti. Non ci sono limitazioni, nemmeno per chi ha già partecipato alla prima edizione. Botteghe del centro, attività in periferia, supermercati di paese, noti punti vendita all’interno di centri commerciali. E ancora: bar, gelaterie, farmacie, tabaccherie, librerie, fiorerie e negozi d’abbigliamento. Ogni dipendente o titolare, purché di lavoro faccia il commesso a contatto con la clientela, sarà il benvenuto per questa goliardica e divertente gara che già due anni fa aveva animato la nostra città a suon di coupon. Tutte le attività commerciali saranno bene accette, come anche tutti i lavoratori che si occupino quotidianamente della vendita di un prodotto. Già nella passata edizione, infatti, oltre ai negozi d’abbigliamento che sono andati per la maggiore, non sono mancate attività legate all’enogastronomia e agli amici a quattro zampe. Buoni riscontri anche da parte di gioiellerie e profumerie, tabaccherie e cartolibrerie, supermercati e panifici. L’obiettivo è, per questo secondo e richiestissimo appuntamento, quello di superare i numeri del 2017. E i presupposti ci sono tutti perché l’iniziativa de Il Giornale di Vicenza non si pone limiti legati al genere o all’età. Non si tratta, infatti, di un format che premia i più belli o i più fotogenici. A trionfare devono essere la bravura, l’empatia e la capacità di sorridere alle persone, ma anche la professionalità e la gentilezza; insomma, le doti ideali di un commesso perfetto. Com’è facile immaginare le storie da raccontare saranno tantissime, come lo sono state quelle della passata edizione. Impossibile dimenticare chi ha coinvolto tutto il quartiere per raccogliere le schede, chi, una volta chiuso il negozio, stava fino a notte fonda per compilare decine di coupon e chi ha accolto con il sorriso un via vai continuo di clienti e conoscenti che passavano in bottega anche solo per portare un singolo tagliando. In tanti ci avete confessato che la gara è stata una sorta di collante: un modo diverso per conoscere meglio le persone che da un lato stanno dietro al bancone e dall’altro a quel bancone si avvicinano per acquistare qualcosa. Tutti avete accolto “Il commesso dell’anno” con il giusto spirito: quello di mettersi in gioco, scherzosamente, e di raccogliere quanto di bello e positivo questa opportunità aveva da offrire. Da oggi, dunque, non ci sono più scuse. Invitiamo chiunque a partecipare, a tornare un po’ bambino e a lasciarsi coinvolgere in una nuova e goliardica esperienza. I cittadini del capoluogo e della provincia, lettori del giornale, sono chiamati in causa. A loro la bravura di segnalarci il migliore commesso o la commessa preferita, ai lavoratori e ai colleghi il compito di fare altrettanto, ossia di inviare la clientela a votarli. E che vinca il migliore.

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Sara Marangon