<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Tokyo2020

Pellegrini, lacrime di gioia: quinta finale olimpica di fila, come lei nessuna mai

La commozione di Federica Pellegrini a fine gara (Foto Ansa/EPA/Patrick B. Kraemer)
La commozione di Federica Pellegrini a fine gara (Foto Ansa/EPA/Patrick B. Kraemer)
Tutte le olimpiadi della divina Federica Pellegrini

Lacrime di gioia per Federica Pellegrini all’Acquatics Centre di Tokyo. Missione compiuta dalla
"Divina" del nuoto italiano che strappa con le unghie e con i denti il pass per l’ultimo atto dei 200 stile libero. La sua specialità, quella dove è campionessa del mondo in carica (Gwangju 2019) e dove detiene la prestazione migliore di sempre che fissò nel 2009 a Roma. E da oggi anche la specialità dove è andata per cinque volte in finale olimpica. Mai nessuna donna era riuscita in una tale impresa nella stessa disciplina, eguagliato il record del più grande di tutti, Michael Phelps, che l’ha fatto nei 200 farfalla.

 

Non riesce a trattenere un accenno di pianto a bordo vasca Federica, 33 anni il prossimo 5 agosto, che chiude al quarto posto la sua gara (1’56''44, settimo crono complessivo), vinta dall’americana Ledecky in 1’55''34 mentre l’australiana Ariarne Titmus domina l’altra semifinale sbaragliando le avversarie con un primo tempo assoluto da 1’54''82.

 

«Non era l’obiettivo minimo, questo era il mio vero obiettivo per questa Olimpiade»: così, in lacrime, Federica Pellegrini ai microfoni della Rai dopo aver conquistato la qualificazione alla quinta finale olimpica dei 200 stile libero. «Era - ha aggiunto - un obiettivo difficile perché il livello si è alzato molto. Ringrazio il mio meraviglioso staff che mi ha seguito in questi due anni. Era sicuramente questo - ha ripetuto più volte - l’obiettivo di questa Olimpiade».

«Parigi 2024? Grazie, ma no - dice con il sorriso la Divina - Il mio corpo mi sta chiedendo già il ritorno, con i minuti di interessi. Domani sarà l'ultima, voglio godermela fino alla fine. Sarà molto divertente, forse come la prima finale olimpica per me». «Se penso a una medaglia? Non sono una che si prende in giro, domani il reparto medaglie per me è chiuso. Non mi smonto ma non è raggiungibile per me in questo momento. Con l’età ho imparato a pormi obiettivi fattibili. Difficili, ma fattibili e senza sognare l’impossibile. Chi la vince domani? Titmus, e andrà anche molto vicina al record del mondo».

Suggerimenti