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Miss portafortuna per il nuovo corso della Riviera Berica

SECONDA. Presentazione con Silvia Ceccon

 La Riviera Berica con Silvia Ceccon, già finalista a Miss Universo
La Riviera Berica con Silvia Ceccon, già finalista a Miss Universo

 La Riviera Berica con Silvia Ceccon, già finalista a Miss Universo
La Riviera Berica con Silvia Ceccon, già finalista a Miss Universo

La Riviera Berica riparte dalla scaramanzia e da... Silvia Ceccon. Alla presentazione della squadra che parteciperà al campionato di Seconda categoria si è rivista la modella vicentina finalista per l'Italia a Miss Universo nel 2003; scelta non casuale quella del vicepresidente (rientrato nel consiglio direttivo dopo un periodo sabbatico) Giancarlo Minchio, visto che la bella Silvia aveva già fatto da madrina alla squadra cittadina nella stagione 2006/07. Quella per intenderci conclusa con la conquista dei playoff e il successivo, fugace approdo in Prima categoria grazie al ripescaggio. «Ma l'obiettivo di quest'anno è un torneo di medio-alta classifica - chiarisce il massimo dirigente Paolino Doncato - tutto quello che verrà in più è ben accetto». Al posto di Piero Di Stefano in panchina siederà Dario Lucatello, che nel 2008 aveva dedicato alla causa giallorossa gli ultimi scampoli della sua carriera da giocatore. Il giovane tecnico arriva dal Brendola, portandosi dietro tre fedelissimi: Peretti, Maran e Dal Lago. I volti nuovi sono in realtà di più (ben nove), tra i quali alcuni ragazzi "promossi" dalla formazcampione provinciale. «La rosa è quasi completa - chiarisce Gianluca Rossi, direttore sportivo e allenatore in seconda - e posso dire che a mio avviso c'è tanta qualità. Cerchiamo giusto un paio di pedine di esperienza, in difesa e in attacco».
Esperienza che non manca invece tra i pali, dove l'eterno Louis Savio farà da chioccia al giovane Michele Pavan. A convincere il 44enne estremo difensore ad accettare la proposta rivierasca è stata la chiamata del nipote, Niccolò Peretti. «Ma guai a lui se in campo mi chiama zio» ha chiarito subito.P. M.

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