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Motociclismo

Matteo, rallista per caso, arriva secondo al Tuareg

Al debutto assoluto nel deserto il 19enne vicentino ha sfiorato la vittoria. La partecipazione al rally in Marocco era il regalo del papà Enrico Peronato per la maturità
Matteo Peronato in Marocco con la sua Ktm 350 da enduro ha ottenuto il secondo posto al debutto
Matteo Peronato in Marocco con la sua Ktm 350 da enduro ha ottenuto il secondo posto al debutto
Matteo Peronato in Marocco con la sua Ktm 350 da enduro ha ottenuto il secondo posto al debutto
Matteo Peronato in Marocco con la sua Ktm 350 da enduro ha ottenuto il secondo posto al debutto

Doveva essere un viaggio speciale tra un genitore e il figlio, uniti dalla passione per le due ruote, ma per la famiglia Peronato il Tuareg Rallye 2023 è diventato qualcosa di più. Da una parte papà Enrico, pilota con una lunga esperienza nelle corse africane; dall'altra l'erede Matteo, giovane protagonista tra motocross ed enduro ma completamente a digiuno con la sabbia del Sahara, dal quale è tornato con un podio di assoluto prestigio.

L'avventura in Marocco era il regalo per la maturità

Dopo aver praticato vari sport fra cui bmx, calcio, ginnastica e nuoto pinnato, dal 2021 Matteo sale in sella: prima gareggia nel motocross, poi si sposta nell'enduro, specialità in cui affronta quest'anno il campionato italiano nella categoria junior 250 quattro tempi. Ma prima c'era da riscuotere il regalo stabilito per aver passato l'esame di maturità: dal 19 al 25 marzo, come detto, ecco il debutto al Tuareg Rallye, competizione sulla sabbia con oltre 150 equipaggi tra moto e macchine. Sei le tappe tra gli erg del Marocco, una zona in cui le dune del deserto si perdono a vista d'occhio. Una gara vissuta senza alcuna ambizione di risultato, tanto che il 19enne di Bertesina, come conferma il papà, «ha preso la patente per guidare la moto a marzo, giusto in tempo per l'avventura, tanto che si è preparato con il foglio rosa». Anche il mezzo, dipinto con i colori del team Energia & Sorrisi di Altavilla, era improvvisato: la Ktm 350 da enduro, e non da rally, montava l'attrezzatura di base con roadbook e strumenti di direzione, senza l'ausilio del gps che si è subito guastato.

Secondo posto al debutto assoluto

Nonostante tutto questo, Matteo, che studia ingegneria meccatronica all'Università di Padova, ha chiuso con un ragguardevole secondo posto in classifica nella categoria motorbike expert, con tanto di successo nella quinta frazione. E il piazzamento poteva essere persino migliore, stando alle parole del "colpevole": «Non ha vinto - spiega il papà, alla fine dodicesimo - perché ha affrontato la prima tappa assieme a me e l'ho rallentato. Al secondo giorno, dopo qualche km dalla partenza, mi ha chiesto di poter proseguire da solo, con il suo ritmo. Mi sono sentito di dargli il via libera: so che alla guida è molto prudente e che ha la testa sulle spalle. Avevo un po' di paura, perché lasciare il proprio figlio navigare da solo nel deserto non è una decisione che si prende a cuor leggero. Però non volevo tarpargli le ali e tutto è andato per il meglio». Con questa prestazione Matteo ha attirato l'attenzione di chi mastica l'ambiente: a giugno, infatti, prenderà parte al rally di Albania. L'obiettivo, anche in questo caso, non è la vittoria quanto accumulare esperienza e vivere un nuovo, suggestivo viaggio alla scoperta del mondo e, perché no, anche di se stesso.

Alberto Vigonesi

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