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OLIMPIADI NUOTO

Matteazzi, è il gran giorno sui 400 misti
E dire che voleva ritirarsi

«Sono tranquillo, non ho nulla da perdere». Nelle parole di Pier Andrea Matteazzi c'è tutta la maturità di un ragazzo di 23 anni che sta per vivere il sogno della sua vita, quello di gareggiare alle Olimpiadi. Una cosa per lui inimmaginabile addirittura fino a pochi mesi fa quando il suo miglior crono nei 400 misti, la gara che lo vedrà protagonista oggi alle 12.20 (ora italiana, meridiano di Monte Mario) era ben lontano dal tempo limite richiesto dalla Federazione poi da lui ottenuto in maniera inaspettata e clamorosa ai Campionati Europei di Budapest dello scorso maggio. «Per me era un sogno arrivare qui anche se con il passare del tempo ci ho sempre più creduto e ho sempre più lavorato per realizzarlo, è già questo mi rende felice. Poi è ovvio che cercherò di dare il massimo per entrare in finale che sarebbe un traguardo incredibile. Anche se non sarà facile». Pier Andrea Matteazzi non è certo un predestinato come Thomas Ceccon (tanto per fare un paragone vicentino). Lo si può tranquillamente definire un ragazzo normale anche se chiaramente ben predisposto per lo sport. Uno che ogni risultato, ogni traguardo, lo ha raggiunto con il lavoro, l'impegno costante e i necessari sacrifici, anno dopo anno. «Ancora da ragazzo, dopo una delusione scolastica – racconta il suo allenatore Federico Benda che lo segue ormai da 11 anni - venne in piscina dicendomi che voleva smettere anche perché a nuoto non aveva risultati importanti. Parlammo a lungo, gli spiegai che sia nella scuola che nello sport bisogna impegnarsi giorno dopo giorno, soprattutto avendo consapevolezza di quello che si sta facendo. Fare le cose tanto per farle senza consapevolezza molto spesso non è produttivo. Penso sia stato un episodio importante per lui perché da lì in poi ha dato una svolta sia in campo scolastico che sportivo. Fu comunque una grande dimostrazione di maturità per un ragazzo di 13-14 anni che veniva a confrontarsi su certi argomenti. Quella maturità che lo ha portato fino a Tokyo». Pier Andrea Matteazzi gareggerà nella quarta e ultima batteria quella che comprende, assieme alla terza batteria, i maggiori candidati alla finale. Il campione vicentino partirà dall'ottava corsia col tempo di qualificazione di 4'12”79, mentre l'altro azzurro Alberto Razzetti con 4'11”17 sarà in seconda. Grandi favoriti sono il giapponese Daiya Seto, accreditato del tempo di 4'07”95, lo statunitense Jay Litherland, con 4'09”22 e il francese Leon Marchand con 4'09”65 Nella terza batteria, ci sono altri tre atleti con tempi attorno ai 4'09”, lo statunitense Chase Kalisz, l'ungherese David Verrastzo, recente vincitore al Trofeo Settecolli, e il neozelandese Lewis Clareburt. Per entrare in finale, Matteazzi dovrebbe andare nuovamente oltre i propri limiti. Proprio quello che ha fatto a Budapest.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Simeone

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