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Hockey su pista

Amore & chilometri. La vita in biancoceleste del supertifoso Mattia

Schenato è tra i fondatori delle Brigate Valdagno, gruppo di sostenitori "caldi" che si prepara alla festa dei vent'anni

Mattia Schenato, 48 anni, è uno dei più accaniti tifosi del Valdagno. Tra i fondatori nel 2004 del gruppo Brigate, segue le sorti della squadra biancoceleste nei palazzetti d'Italia e d'Europa. Grande collezionista di materiale hockeistico (sciarpe, maglie e adesivi) ha cominciato presto a seguire il Valdagno: «Avevo tredici anni - racconta - era il 1989 e un giorno mio padre mi portò al vecchio Palalido; lì rimasi folgorato da questo sport e dal quel momento nacque la mia passione. Frequentavo le scuole medie con Massimo Caneva, attuale vice allenatore del Valdagno e con Marco Dal Lago ex giocatore, tutti amici che si dedicavano a questo sport, così la mia la passione cresceva».

La decisione di creare le Brigate Valdagno

Poi arrivò la decisione di dar vita a un gruppo di tifosi: «Nel 2003 - continua - al vecchio Palalido con Nicola Benetti detto "Scheggia", Diego Caneva detto "Swan", Tommy Penzo, Franco, Dino e Albertino Mistè cominciammo a ricompattarci, non c'erano più gruppi ultras in quanto la Fossa si era sciolta qualche anno prima. Noi ci mettemmo a fare il tifo con i tamburi e piano piano la gente si avvicinava. Alla fine del 2003 fondammo le Brigate Valdagno che divennero attive nel 2004. Quest'anno sarà il nostro ventesimo anniversario e vogliamo organizzare una grande festa dove chiameremo le vecchie glorie e i protagonisti delle stagioni degli scudetti».

I viaggi in trasferta

Schenato ha preso parte a tante trasferte. «Quella col maggior seguito è stata a Bassano, dove c'erano 200 tifosi, poi le "classiche". Trissino, Breganze e qualche anno fa a Lodi in due pullman». E i bei ricordi sono tanti: «Il primo scudetto non si scorda mai, il Marzotto Valdagno vinse lo scudetto a 72 anni dalla fondazione 8 giugno 2010, la finale fu bellissima». C'è poi l'ampio capitolo dedicato a materiale e memorabilia. «In vent'anni con le Brigate - spiega Schenato - abbiamo fatto più sciarpe a stagione, felpe, t-shirt, cappellini, adesivi e spillette, conservo tutto, io fondai anche un sottogruppo, i Pessimi Elementi: avevamo fatto due sciarpe, ho tutte quelle del Valdagno del vecchio gruppo della Fossa e parecchie di squadre italiane e straniere o di squadre che hanno giocato contro il Valdagno, l'ultima mi è stata regalata a Giovinazzo a Gennaio dopo quasi 1000 chilometri di trasferta. Posseggo circa 100 sciarpe ma anche maglie di gioco (una me la diede Bertolucci quando giocava nel Viareggio) e adesivi vari».

Alessandro Lancellotti

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