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La confessione

Sanremo, Sangiovanni: «Non sto bene, non ho paura di dirlo»

Il giovane cantante vicentino in gara al Festival racconta il momento di fatica e l'instabilità emotiva che sta vivendo, rivolgendo un appello agli adulti
Sangiovanni racconta "Finiscimi"

La fragilità come elemento di forza, il coraggio di non nascondersi. Sangiovanni, il giovane cantante vicentino Giovanni Pietro Damian, in gara al Festival di Sanremo, racconta il momento di fatica, l'instabilità emotiva che sta vivendo. E lo fa in conferenza stampa dalla Città dei Fiori: «Io non so dire se sto bene o sto male. Ma provo a stare meglio con la musica. Vivo tante difficoltà, mi sento fragile, mi sento debole. La canzone che porto in gara rispecchia dei momenti difficili che ho vissuto e sto vivendo. Dentro questa canzone ci sono tanti pensieri e pesi che io porto sullo stomaco che tante volte non riesco a lasciare andare».



 

Sangiovanni racconta il momento di fatica e l'instabilità emotiva che sta vivendo

In gara col brano "Finiscimi", testo che racconta di un addio e del dolore che si prova in quei momenti, Sangiovanni, 21 anni, è alla seconda partecipazione a Saremo. E alla domanda se ha ricevuto un feedback dall’ex Giulia Stabile, a cui è dedicata la canzone, risponde: «Non ho ricevuto feedback ma non era quello che volevo. Avevo bisogno di cantare questa canzone. Non mi interessa essere cool, mi interessa dire la verità e avere il coraggio di chiedere scusa, di rendermi conto di avere sbagliato». 

E sul pezzo che ha scelto per il Festival aggiunge: «È pesante cantare "Finiscimi" sul palco, la prima sera ero molto provato. Ma il messaggio è bello. Perché io sono qui per un messaggio e non per la mia vita personale, che è una questione che ho già risolto».

 

 

L'ammirazione per Loredana Bertè

Nella seconda serata all'Ariston, Sangiovanni è poi salito sul palco per presentare Loredana Berté e non ha perso occasione per dichiarare di ammirarne la forza, l'energia: «Io non sono forte come lei». «Sono stato molto fortunato: è una donna e un'artista incredibile che ha superato tante difficoltà. È un esempio di speranza».

 


 

Gli haters e l'odio social

In conferenza stampa Sangiovanni ha parlato anche di haters e odio social. «Purtroppo sono cose che vivono tutti - dichiara -. Mi dispiace che magari noi che facciamo questo lavoro abbiamo le spalle larghe, mentre il problema è quando queste cose toccano ragazzini che vanno alle elementari piuttosto che alle medie, che ricevono bullismo gratuito, che mettono un video su TikTok per fare un balletto e ricevono solo commenti negativi o insulti e non hanno la stessa forza che abbiamo noi».

Sangiovanni, haters e odio social

 

L'appello di Sangio: «Invito gli adulti a chiedersi perché noi giovani stiamo così»

Poi al termine della conferenza stampa, Sangio lanciando un appello: «Ho perso tanto di me per fare questo mestiere. Non chiedo aiuto, non saprei cosa chiedere. Io ho trovato aiuto nella musica e spero che anche gli altri lo trovino, nella terapia per esempio anche se non può essere per tutti: costa troppo. Invito quindi gli adulti a chiedersi perché noi giovani stiamo così, perché non credo che lo facciano in tanti».

E con la schiettezza dei ventenni aggiunge: «Anche gli uomini sono fragili. Non ho paura di dirlo».

E dopo Sanremo?

L’uscita il primo marzo dell’album Privacy, che conterrà anche Finiscimi. «Si tratta di un disco urban, con tante influenze rap, che rappresenta la musica che mi piace», continua Sangiovanni. «Ho iniziato a scriverlo in America. Ho lavorato con tanti produttori importanti che mi hanno aiutato a trovare un sound unico e nuovo, primo step di un lungo percorso».

 

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