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Mostra del cinema di Venezia

Roberto Benigni premiato con il Leone d'oro alla carriera

Benigni riceve il Leone d'oro alla carriera

Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Cultura Dario Franceschini, con Roberto Benigni Leone d’oro alla carriera, ha preso il via la Mostra del cinema di Venezia che l’11 settembre assegnerà il Leone d’oro 2021. Un’edizione di grandi aspettative con film attesissimi (dal sold out "Dune" di Denis Villeneuve al nuovo Sorrentino "È stata la mano di Dio") e per l’atmosfera che si respira al Lido tornato affollato di accreditati, che spinge a credere che il cinema da qui può ripartire davvero.

«A Mattarella voglio bene, la vorrei abbracciare rimanga qualche anno in più». E ancora: «Leone? Mi meritavo un micino» scherza Benigni emozionatissimo, accolto da una standing ovation del pubblico. «Non è emozione è di più - dice - è un sentimento d’amore quello che provo e che vorrei restituire, rendere decuplicato». Poi la commovente dedica finale: «Il leone non posso dedicarlo a Nicoletta: è il suo. Io mi prendo la coda, le ali sono le tue talento mistero fascino femminilità. Emani luce. Amore a prima vista, anzi a eterna vista».


Intanto nella prima giornata si è partiti con un film emozionante e toccante: "Madres Parallelas" di Pedro Almodovar con Penelope Cruz in quello che lei stessa definisce «il mio ruolo più difficile». Al settimo film con il regista spagnolo è una madre imperfetta, volenterosa ma lontana dalle regole in una storia potente che parte dalla casuale conoscenza tra due donne in ospedale in procinto di partorire (una, Penelope è una fotografa affermata, l’altra è la minorenne Ana interpretata Milena Smith, rimbalzata da un genitore all’altro) per affrontare l’universo femminile nelle sue contemporanee contraddizioni. E non solo: in "Madres Paralelas" (al cinema dal 28 ottobre) Almodovar affronta una forte tematica storica, quella della memoria e dei conti con un passato che il suo Paese ancora in parte non ha fatto, quelle migliaia di desaparecidos della guerra civile. «Dopo 85 anni - dichiara Almodovar - siamo arrivati alla generazione dei nipoti e pronipoti che ancora non sanno dove sono i corpi dei loro antenati».

Penelope Cruz, che è in lizza per la Coppa Volpi anche con un altro film in concorso, "OfficialCompetition" con Antonio Banderas e Oscar Martinez per la regia di Mariano Cohn e Gaston Duprat, nel film di Almodovar offre una interpretazione alla Anna Magnani. «Ogni volta è un regalo, la partenza per un viaggio intenso e avvincente. Quando mi propone una parte penso: quest’uomo ha scritto un’altra meraviglia. Inutile dire che la sua è la telefonata più attesa» dice.

Se Almodovar è in apertura di Venezia 78, l’altro film della giornata è "Les Promesses" di Thomas Kruithof che ha aperto "Orizzonti". Protagonista è Isabelle Huppert, sindaca di un
sobborgo parigino, ambiziosa, dominata dal fascino del potere dietro un’aria di correttezza e compassione dei suoi elettori di periferia che abitano un condominio fatiscente.

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