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Il 18enne di Grumolo delle Abbadesse

Il sogno urban di Sangiovanni: ad "Amici" le sue canzoni fanno centro

Giovanni Pietro Daman, in arte Sangiovanni, durante un'esibizione al talent Amici, edizione numero 20
Giovanni Pietro Daman, in arte Sangiovanni, durante un'esibizione al talent Amici, edizione numero 20
Giovanni Pietro Daman, in arte Sangiovanni, durante un'esibizione al talent Amici, edizione numero 20
Giovanni Pietro Daman, in arte Sangiovanni, durante un'esibizione al talent Amici, edizione numero 20

Anche in epoca Covid è lecito sognare. Sognare di far conoscere la propria musica, di esibirsi di fronte ad un vasto pubblico e di ascoltare le proprie canzoni mentre passano alla radio. Nonostante il periodo nero che il mondo degli spettacoli sta vivendo a causa della pandemia, c'è chi questo sogno lo sta comunque realizzando. È il caso di Sangiovanni, nome d'arte di Giovanni Pietro Damian, 18 anni appena compiuti, cantautore di Grumolo delle Abbadesse entrato a novembre nella classe del programma televisivo targato Mediaset, Amici di Maria De Filippi. Il giovanissimo cantante è infatti oggi tra i sedici studenti del talent show più longevo della televisione italiana, arrivato alla 20esima edizione. In questi primi mesi, il neo 18enne si è fatto apprezzare per le sue esibizioni e per la sua personalità, macinando consensi al televoto e sui canali social, oltre che ascolti sulle piattaforme digitali.

«Perché Sangiovanni? L'ha scelto lui quel soprannome. In molti quando lo vedono gli dicono che non ha proprio la faccia da santo», raccontano papà Pierluigi e mamma Lidia, i suoi primi sostenitori in questa nuova avventura, assieme al fratello e alla sorella (Giovanni è il più giovane dei tre). «La nostra è una famiglia numerosa, in cui la musica è sempre stata presente - spiega Pierluigi -. Io canto in un coro locale e ho anche due sorelle appassionate di canto».

La musica nel destino, dunque, per il ragazzo studente del liceo Fogazzaro che a 16 anni ha iniziato a scrivere i suoi primi testi e a registrare le prime canzoni. Canzoni, che sono arrivate all'orecchio dell'etichetta Sugar Music che, a metà dello scorso anno, ha deciso di produrre un paio di brani, ovvero "Paranoia" e "Non +", grazie anche all'aiuto di un produttore conosciuto tramite l'artista vicentina Madame. «Il suo genere musicale? Lui lo definisce urban. È influenzato dal rap, ma ha anche registrato delle canzoni con sonorità pop». Di qui, la decisione di tentare la fortuna con Amici. «Lo scorso ottobre ha fatto il casting a Roma, superandolo. C'è poi stata la selezione il 14 novembre. Si è esibito per primo, di fronte alle telecamere e ai professori». Una prova non di certo facile per l'allora 17enne, berretto in testa e sguardo sicuro, non ancora però abituato a cantare di fronte al pubblico. «Era un po' agitato, ma Giovanni è un ragazzo con carattere e l'esibizione è andata bene». Il giudizio positivo dei professori Rudy Zerbi (che adesso segue il giovane) e Anna Pettinelli, ha dunque aperto a Sangiovanni e ad altri quindici studenti tra ballerini e cantanti, le porte degli studi romani di Mediaset, "blindati" a causa dell'emergenza sanitaria. «Stare distante dalla famiglia, dagli amici e convivere con persone sconosciute, all'inizio non è stato semplice. Poi, essendo l'unico minorenne, inizialmente poteva lavorare meno dei suoi compagni. Inoltre l'uso del cellulare è concesso solo per mezzora al giorno e anche la televisione e i social sono a disposizione con il contagocce». Il cantautore vicentino è dunque ora «concentrato solo sulla musica. Passa le giornate a scrivere e a preparare le cover delle canzoni». A causa del Covid, come detto, anche i contatti con l'esterno sono ridotti al minimo. «I ragazzi sono super controllati. Fanno il tampone ogni tre giorni».

Nonostante la clausura, l'esperienza televisiva sta regalando al cantante vicentino, che ha raggiunto la maggiore età il 9 gennaio scorso, delle grandi soddisfazioni. Tra queste, il successo del suo singolo "Gucci Bag", prodotto da Bias, diventato la vera hit di Amici 20 e passato anche su Radio Zeta, seguito dal più recente "Lady" prodotto da Zef. Anche il rapporto con gli altri studenti sembra positivo, in particolare con la ballerina Giulia Stabile: tra i due giovanissimi, c'è anche stato un romantico bacio. «Gli hanno organizzato una piccola festa di compleanno per i suoi 18 anni, con i palloncini e la torta». Non sono però mancati i momenti difficili. «Ha avuto una discussione con Zerbi. Ci è rimasto male, ma poi si sono chiariti anche grazie all'intervento di Maria, che con i ragazzi è molto brava e comprensiva».

Il programma proseguirà fino alla fase finale, prevista da marzo fino a maggio. Il futuro? «Questo è un ambiente difficile, dove tanti ci provano e pochi ci riescono - conclude papà Pierluigi -. Le premesse sono buone e non volevamo privarlo di questa occasione unica, ma il diploma dovrà comunque prenderlo. Continuerà con la musica, ma senza tralasciare la scuola».

Marco Marini

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