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Schermi & visioni

Il gatto delle nevi Mitchum, Mastroianni e Kaurismäki

Nuvole in viaggio
Aki Kaurismäki (1996)
In attesa dello sbarco in sala del recente «Fallen Leaves», presentato a Cannes e distribuito da Lucky Red a partire dal 21 dicembre («Foglie al vento»), Mubi ha deciso di rendere omaggio al più taciturno e scazzato dei maestri con 24 film (ripeto: 24 film) a portata di clic. Aki Kaurismäki per tutti: dagli anni Ottanta di «Ombre nel paradiso» a «Le luci della sera» e «L'altro volto della speranza». A ognuno il suo Kaurismäki preferito. Ma se siete del tutto a digiuno di malinconia in formato finlandese e non sapete da che parte iniziare, il consiglio è di buttarsi senza indugio su «Nuvole in viaggio». Anno: 1996. Ilona e Lauri, caposala in un ristorante lei, tranviere lui, da un giorno all'altro si ritrovano senza lavoro. È l'inizio di una tragicomica disavventura nel sottobosco della crisi economica, tra risate amare e sequenze di toccante umanità. Tutto perfetto. Comprese le scelte cromatiche e le musiche. Un film essenziale. Voto: 8.5.

Un ettaro di cielo
Aglauco Casadio (1958)
Che meraviglia questo piccolo angolo segreto di cinema italiano. Una sorta di Fellini apocrifo con le musiche di Nino Rota e il tocco di Ennio Flaiano, autore della sceneggiatura con Elio Petri e Tonino Guerra. Prodotto da Franco Cristaldi, fotografato da Gianni Di Venanzo, diretto dalla meteora Agluaco Casadio, con un Marcello Mastroianni in versione mattatore, che se ne va in giro con una marmotta, e una Rosanna Schiaffino bella da morire: quanto talento e quanta umanità in un romanzetto popolare che in pochissimi videro allora e che ancora meno persone hanno visto oggi. Ci sono anche il circo, la donna cannone, il leone e il suo triste domatore, il tiro a segno che fa tanto De Sica, una fiera nel cuore del Delta del Po; c'è un'Italia vera, che mette nostalgia e fa venire voglia di un bicchiere di vino rosso. Citofonare RaiPlay.

La belva
William A. Wellman (1954)
Strano western davvero «Track of the Cat». Non tanto per l'ambientazione invernale che lo avvicina a simili variazioni sul genere (a memoria: «Terra lontana» di Anthony Mann, «La notte senza legge» di André De Toth, «Il grande silenzio» di Sergio Corbucci, «The Hateful Eight» di Quentin Tarantino»), ma per una sceneggiatura da tragedia greca che a un certo punto si spacca a metà: da una parte un dramma famigliare che si consuma tra la stalla e il fienile, con madre bigotta e padre alcolizzato a rovinare l'esistenza a quattro fratelli traumatizzati; dall'altra un Robert Mitchum in versione Rambo delle nevi che si mette a braccare una sanguinaria pantera nera assetata di sangue di bestiame. Weird, direbbero gli americani. Con momenti di cattiveria pura e baci rubati da romanzo d'appendice. Lo trovate, gratis, su Chili. Voto: 7.

Luca Canini

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