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Il concerto

Andrea Bocelli a Marostica canta l'Italia che piace al mondo

In piazza degli Scacchi cinquemila persone provenienti da tutto il mondo per applaudire il tenore toscano osannato come una rock star.
L’atteso concerto di Andrea Bocelli in piazza degli Scacchi a Marostica (Foto GIANCARLO CECCON)
L’atteso concerto di Andrea Bocelli in piazza degli Scacchi a Marostica (Foto GIANCARLO CECCON)
L’atteso concerto di Andrea Bocelli in piazza degli Scacchi a Marostica (Foto GIANCARLO CECCON)
L’atteso concerto di Andrea Bocelli in piazza degli Scacchi a Marostica (Foto GIANCARLO CECCON)

C’è un bel po’ dell’Italia che piace al mondo in Andrea Bocelli. E i tantissimi stranieri venuti ad ascoltarlo ieri sera in piazza degli Scacchi a Marostica, dove il tenore toscano finalmente è riuscito a esibirsi grazie a DuePunti Eventi, dopo reiterati rinvii causati dalla pandemia, sono lì a dimostrarlo. Più di metà delle cinquemila presenze annunciate provengono dall’estero. Origliando si ascolta un gruppo di australiani raccontare di essere arrivato per la quarta volta in Italia per ascoltare Bocelli. E il parterre da oltre confine annette anche alcuni emiri dal Kuwait.

Lirica protagonista

La prima parte è tutta dedicata al repertorio lirico dell’Ottocento e passa in fretta: tre quarti d’ora senza una chiacchiera tranne l’esordio del tenore: “Io canto, ma poi se piove non date la colpa a me”. A piovere saranno solo gli applausi. Le interpretazioni sono tese alla spettacolarità, meno cesellate in finezze d’espressione. Ma non può essere che così, davanti a una platea che lo acclama come una rockstar. Dopo l’ouverture dal Nabucco di Verdi che impegna l’Orchestra Filarmonia Veneta agli ordini di Marcello Rota, entra Bocelli e infila subito La donna è mobile, dal Rigoletto, col prolungato acuto alla fine, e La mia letizia infondere da I Lombardi alla prima crociata, in vibrato largo, entrambe di Verdi. Lo sostituisce per un numero il soprano Cristina Pasaroiu per un’appassionata Vissi d’arte dalla Tosca di Puccini. Poi due numeri dall’Andrea Chenier di Giordano, l’aria per tenore Come un bel dì di maggio e il duetto Vicino a te s’acquieta, con Bocelli e Pasaroiu a regalare il meglio della prima parte. In chiusura l’ouverture dalla Carmen di Bizet con il battimani ritmico del pubblico sollecitato dal direttore d’orchestra, e altri due duetti per tenore e soprano, Che gelida manina da La Bohème di Puccini e Tace il labbro dalla Vedova allegra di Lehar sciolta in dolcezze infinite.

Entusiasmo fra gli oltre cinquemila spettatori arrivati da ogni dove per assistere al concerto di Bocelli
Entusiasmo fra gli oltre cinquemila spettatori arrivati da ogni dove per assistere al concerto di Bocelli

Cambia l'atmosfera

Cambia l’atmosfera nella seconda parte che si apre con il preludio e il fox-trot che Nino Rota scrisse per Le notti di Cabiria di Fellini. Poi, come non farsi trascinare da meraviglie della tradizione napoletane quali O’ surdato ‘nnammurato e Funiculì funiculà, la prima accompagnata dalla danza energica di Angelica Gismondo. E Bocelli dice la sua, regolare, con slancio in acuto. Soave la cavata della biondissima violinista ucraina Anastasia Petryschak nel Love Theme da Nuovo cinema Paradiso di Morricone, premesso a En Aranjuez con tu amor elaborazione dal secondo tempo del concerto per chitarra di Rodrigo, che impegna Bocelli in dialogo con la violinista, e l’applaudita Granada che chiude la parentesi in spagnolo. Ancora Petryschak incisiva protagonista per la Czardas di Monti prima di un‘altra coppia di classici della canzone italiana come Mamma e Voglio vivere così, sbalzati in vigore da Bocelli.

Il gran finale

La cantate pop Ilaria Della Bidia entra per una coinvolgente What a wonderful world, prima del finale con Vivo per lei e il Canto della terra, con il tenore e la cantante pop in duetto. Applausi a non finire, standing ovation e per bis, Con te partirò e il Nessun dorma dalla Turandot di Puccini chiusa da una cascata di fuochi d’artificio sul lungo acuto. Poche le confidenze al pubblico anche nella seconda parte, solo l’ammissione, dettata dal nome della piazza, di essere stato “un ex piccolo campione di scacchi. Ma ho ripreso e ho superato i mille punti su chess.com”. Plaudenti, tra gli italiani, anche Renzo Rosso, patron della Diesel e del Vicenza Calcio cui Bocelli e Della Bidia cantano gli auguri di buon compleanno, e Antonio Lorenzon, il bassanese vincitore di Masterchef 2021. 

Filippo Lovato

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