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Quadri e Pigafetta, si impara come raccontare la scienza

CONCORSO. Studenti dei due licei cittadini coinvolti in un'iniziativa nazionale al via oggi a Roma
La settimana prossima l'incontro con il noto genetista Boncinelli
Studenti davanti all'ingresso del liceo Quadri di Vicenza
Studenti davanti all'ingresso del liceo Quadri di Vicenza
Studenti davanti all'ingresso del liceo Quadri di Vicenza
Studenti davanti all'ingresso del liceo Quadri di Vicenza

C'entrano la scienza e il suo rigore con la scrittura creativa, regno dell'immaginazione? C'entrano: si pensi a Bruno Arpaia e al suo “L'energia del vuoto”, ad esempio, ma anche all'Italo Calvino delle Cosmicomiche; e se proprio si vuole andare alle origini del metodo scientifico, lo stesso Galileo Galilei è stato un grande letterato non meno che scienziato. Non mancano quindi i modelli di riferimento per gli studenti dei licei cittadini Quadri e Pigafetta coinvolti nel progetto “La scienza narrata”, al via oggi a Roma con la lectio magistralis di Telmo Pievani, filosofo della scienza, sul tema “La vita inaspettata”. Si tratta di un concorso, rivolto appunto agli studenti delle superiori, ai quali si chiede di scrivere un racconto a sfondo scientifico che sarà valutato da una giuria composta da scienziati, scrittori, giornalisti e filosofi. Abbinato al premio letterario “Merck Serono”, dedicato a romanzi e saggi che indaghino l'intreccio fra scienza e letteratura, il progetto “La scienza narrata” prevede tre tappe: il confronto tra gli studenti e alcuni tra gli scienziati e filosofi italiani più conosciuti; la partecipazione a laboratori di scrittura creativa dove si daranno le linee guida per la stesura di un testo; e infine la composizione del racconto vero e proprio, nella speranza di essere tra i vincitori alla cerimonia di premiazione prevista il 9 luglio a Roma. “La scienza narrata”, sei edizioni alle spalle, mille studenti partecipanti, sbarca per la prima volta a Vicenza. Il tramite è il centro vicentino di ricerche su scienza e società Observa, in particolare Giuseppe Pellegrini e Massimiano Bucchi, quest'ultimo peraltro vincitore di un premio speciale al “Merck Serono”. «Abbiamo accettato molto volentieri di portare l'esperienza del concorso a Vicenza - spiega Bucchi - perché è un altro modo di dire ciò che cerchiamo di dire da anni sull'importanza dell'incontro tra scienza e cultura. La scienza è fatta di scrittura, quello a Galilei è uno tra i molti possibili riferimenti. È utile avvicinare i ragazzi al discorso scientifico in modo critico, ma senza restare solo sul piano teorico: per questo è interessante la proposta dei laboratori di scrittura». Sono una cinquantina gli studenti vicentini del triennio coinvolti, metà dal liceo Pigafetta, seguiti dalla docente Francesca Gottin, metà dal Quadri con la docente Maria Gabriella De Guio: «Da anni lavoriamo sulla scrittura pragmatica e su quella creativa - spiega quest'ultima - abbiamo anche un concorso interno. Spesso lanciamo temi a carattere scientifico, la partecipazione al progetto è un'ottima occasione di confronto». Il primo appuntamento, quello con lo scienziato, è per giovedì 7 febbraio a Palazzo Cordellina con il genetista Edoardo Boncinelli che parlerà di “Che cos'è la vita”, a fine febbraio ci sarà il laboratorio, poi tutti a spremersi le meningi per sfornare il racconto vincitore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gianmaria Pitton

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