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L'AZIENDA DI ROMANO

Special Springs acquista la spagnola Royme per anticipare i cinesi

I fratelli Luciano e Augusto Cappeller soci della  Special  Springs
I fratelli Luciano e Augusto Cappeller soci della Special Springs
I fratelli Luciano e Augusto Cappeller soci della  Special  Springs
I fratelli Luciano e Augusto Cappeller soci della Special Springs

Anticipare i tempi, l’evoluzione dei mercati e le mosse dei possibili concorrenti. È per seguire questa strategia sposata ormai da anni, che Special Springs, l’azienda di Romano d’Ezzelino fondata nel 1978 da Augusto e Luciano Cappeller, ha portato a termine una nuova acquisizione dopo quella che lo scorso anno aveva riguardato la Unic, torneria meccanica di Salcedo fino a quel momento terzista dell’azienda bassanese. Adesso a entrare in famiglia è la spagnola Royme, azienda con sede a San Sebastian che dà lavoro a 50 addetti e che negli ultimi quasi 40 anni è stato il distributore di Special Springs nella penisola iberica. Un’acquisizione che conferma il gruppo dei fratelli Cappeller come il terzo produttore mondiale nel segmento delle molle e cilindri all’azoto, componenti per gli stampi di tranciatura destinati in gran parte al mondo dell’automotive, ma anche a quello degli elettrodomestici e di altri settori. Special Springs occupa a Romano 215 addetti, ma con la rete distributiva e le filiali commerciali (presenti anche in India, Turchia, Stati Uniti e Brasile) raggiunge un totale di 470 unità. Il fatturato 2020 della “casa madre” ha mantenuto i livelli dell’anno precedente, nonostante la pandemia, arrivando a 37 milioni di euro, realizzati per il 90% grazie alle esportazioni in tutto il mondo. «Il nostro obiettivo è quello di guardare sempre avanti e cercare di prevedere il futuro – dice Augusto Cappeller, presidente dell’azienda e fondatore, nel ‘68, anche del Mollificio Cappeller, oggi gestito da due dei suoi quattro figli -. Puntiamo a non fermarci su quello che abbiamo già realizzato, perché quello che abbiamo fatto oggi è già passato, domani è un altro giorno. Questa consapevolezza ci ha sempre spinto a voler capire cosa può succedere nel futuro. L’acquisizione di Royme rientra nella logica di un progetto iniziato diversi anni fa per dotarci di una nostra rete di distributori del prodotto. Un progetto partito dalla volontà di evitare che un giorno l’azienda possa trovarsi a dipendere dai nostri distributori. Questo perché prevedo che nel nostro settore in un prossimo futuro avremo delle forti pressioni concorrenziali dai paesi asiatici, in primis dalla Cina. Non vorremmo trovarci dunque fra 5 o 10 anni a subire l’arrivo di questi mercati, perché se un concorrente cinese venisse ad acquisire un nostro distributore, noi perderemmo tutti i clienti di quel distributore: con un’operazione unica ci porterebbero via il mercato di un intero paese. Ecco allora che, per evitare questo rischio, stiamo cercando di anticipare le mosse strategiche dei nostri competitor futuri». Che per Cappeller significa, appunto, soprattutto Cina: «Temo soltanto loro, credo che si stiano muovendo anche nel nostro settore». Quindi avanti con la filosofia del “prevenire è meglio che curare”. Che riserverà altre operazioni del genere in futuro. «Quella in Spagna non sarà l’ultima acquisizione – spiega Cappeller -. Ne abbiamo altre che stanno maturando, per completare l’obiettivo di essere noi distributori del nostro prodotto e non dipendere da terzi». Questa strategia può rivelarsi vincente anche per altre aziende? «Non ho nessuna pretesa di insegnare ad altri – risponde il presidente di Special Springs -. Io parlo per quella che è la mia esperienza imprenditoriale: non sono mai stato chiuso nel mio ufficio e forse anche per questo ho maturato certe sensazioni e intuizioni. E ho letto un libro, “L’arte della guerra”, scritto proprio in Cina 600 anni avanti Cristo, dove si dice che se il capitano non prevede le mosse del nemico viene sicuramente catturato. Ecco, io non voglio essere catturato».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Tomasoni

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