I lavoratori di Icm che l'hanno indossato per la prima volta hanno immaginato di essere Valentino Rossi. Ma più che sfrecciare con la moto in pista dovevano salire in alto. Molto in alto nel cantiere di Porta Nuova a Milano. Ma protetti da un gilet tecnologico: stretto da una sorta di marsupio con un sensore in grado di rilevare se fossero caduti, mandare un impulso elettrico, rompere il sigillo di una bomboletta custodita all'interno, rompere il sacco e gonfiarsi. E naturalmente attutire la caduta.
Da test a realtà per un'alleanza tutta vicentina
Quello che è nato come un test si è tramutato in una realtà e ieri il gruppo vicentino Icm-Impresa Costruzioni Maltauro, leader nelle costruzioni da 650 dipendenti, ha annunciato l'alleanza con D-Air Lab, la startup di Lino Dainese, per l'imponente progetto di rigenerazione urbana di Porta Nuova a Milano, commissionato da Coima. Icm ha scelto di dotare i propri lavoratori con "WorkAir", l'airbag per la protezione dei lavoratori in altezza, «allineandosi - evidenzia - al meglio della tecnologia disponibile sul mercato in materia di sicurezza». WorkAir, infatti, è in grado di riconoscere una caduta e gonfiarsi in soli 40 millisecondi proteggendo la schiena e il torace di chi lo indossa prima di un impatto.
Il cantiere di Porta Nuova a Milano
E non è un caso che sia stato scelto per un cantiere di alta tecnologia e sostenibilità che sta ridisegnando l'orizzonte di Milano. Si tratta del cantiere in via di sviluppo I Portali, progetto all'insegna di soluzioni architettoniche ammirate e riconosciute in tutto il mondo per l'innovazione e la sostenibilità. Icm, aggiudicatario dell'opera, sta realizzando gli edifici Torre ovest, posizionata accanto al parco Bam - Biblioteca degli alberi Milano - e Torre Est che raggiungerà i 24 piani di altezza. Gli edifici ospiteranno uffici in "open space" e uffici predisposti per accogliere spazi di "co-working", il progetto sarà caratterizzato dalle più importanti certificazioni. E per la protezione dei suoi lavoratori ha scelto il "gilet intelligente" nato nella fucina vicentina di Lino Dainese, il primo airbag al mondo per la protezione dei lavoratori in altezza certificato come Dpi, Dispositivo di protezione individuale.
WorkAir, il "gilet" protettivo sviluppato da Dainese
Il personale impegnato nella costruzione del nuovo complesso edilizio ha avuto modo di sperimentare "WorkAir" «apprezzandone il comfort, l'ergonomia oltre che la naturale capacità protettiva in caso di caduta». E lo stesso committente del progetto, ha giudicato in modo «estremamente positivo» l'utilizzo della protezione per i lavoratori. Il "gilet" protettivo è stato sviluppato da Lino Dainese insieme alla sua startup D-Air lab, creata nel 2016 dopo la vendita nel 2015 della maggioranza di Dainese che fondò nel 1972 (8 mesi fa è passata al fondo Carlyle): il dispositivo ha l'obiettivo di fornire maggiore sicurezza a tutte le categorie di lavoratori in altezza, per questo più esposti al rischio di caduta. E l'idea di Dainese era quella di ampliare alla sicurezza sul lavoro un sistema nato per lo sport, basato sulla tecnologia airbag. "WorkAir" è totalmente progettato e prodotto in Italia, nei laboratori di D-Air lab, e applica al mondo del lavoro un'evoluzione della tecnologia D-Air, sviluppata da Dainese, che protegge anche i piloti della MotoGP e gli atleti dello sci alpino. E ora i lavoratori in altezza.
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