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Vicenza

Uccise Alex in auto
«Non si può dire
che fosse ubriaco»

di Diego Neri
Alex Di Stefano perse la vita nel 2011
Alex Di Stefano perse la vita nel 2011
Alex Di Stefano perse la vita nel 2011
Alex Di Stefano perse la vita nel 2011

VICENZA. L’esame del sangue, che sanciva che era ubriaco il giovane che guidava contromano e che uccise Alex Di Stefano lungo la tangenziale di Vicenza la notte del 2 giugno 2011, non è valido. La clamorosa novità è emersa ieri a Venezia, nel processo di Appello a carico di Mirco Vendramin, accusato di omicidio colposo aggravato. L’imputato era stato condannato a 3 anni e 8 mesi in tribunale a Vicenza per quell’incidente da cui partì, grazie alla tenacia dei famigliari della vittima, la campagna nazionale che portò alla legge sull’omicidio stradale. Ma il perito dei giudici ha stabilito che aveva ragione la difesa di Vendramin: e cioè che la prova alcolimetrica, compiuta sul sangue, adotta criteri probabilistici, e quindi non certi e non utilizzabili nelle aule di giustizia. Il processo è stato rinviato, ma è assai probabile che la pena all’automobilista venga ridotta.

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