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Il figlio morto in tangenziale
La madre crolla e si uccide

di Diego Neri
L’immagine della disgrazia che alle 4 del 2 giugno è costata la vita ad Alex Di Stefano, 24 anni. FOTO CECCON
L’immagine della disgrazia che alle 4 del 2 giugno è costata la vita ad Alex Di Stefano, 24 anni. FOTO CECCON
L’immagine della disgrazia che alle 4 del 2 giugno è costata la vita ad Alex Di Stefano, 24 anni. FOTO CECCON
L’immagine della disgrazia che alle 4 del 2 giugno è costata la vita ad Alex Di Stefano, 24 anni. FOTO CECCON

Torri di Quartesolo. Un ultimo gesto d'amore per la memoria del figlio. La mamma di Alex non ha retto al dolore ed ha scelto, in maniera terribile, di correre ad abbracciarlo. Alex Di Stefano, 24 anni, era morto nella notte fra mercoledì e giovedì quando la sua Mini Cooper era stata centrata da un bolide impazzito, la Volkswagen Polo condotta da Mirko Vendramin, 22 anni, un elettricista di Carmignano di Brenta che, guidando sotto l'effetto di alcol e, secondo le prime analisi, anche di droga, aveva imboccato la tangenziale contromano. Mirko e la sua fidanzata, Deborah Camazzola, 23 anni, di Sandrigo, sono ancora in gravi condizioni.
Dopo una notte insonne a fianco dell'altra figlia Martina e del marito Piero, Carla Tessari, 48 anni, ha preso una decisione drastica. Non appena il marito è riuscito a prendere sonno, lei si è alzata, si è recata nel garage della loro abitazione in via Alture a Torri di Quartesolo, e si è tolta la vita con una corda. Il marito, pochi minuti dopo, si è svegliato di soprassalto: non l'ha vista al suo fianco ed è corso a cercarla. L'ha trovata in quello stato, che ancora respirava. È riuscito a liberarla ed ha dato l'allarme al 118. I sanitari l'hanno soccorsa e l'ambulanza del Suem l'ha poi trasportata con urgenza al S. Bortolo, ma per lei non c'è stato nulla da fare. Una doppia tragedia che lascia tutti sgomenti.
A Torri in breve tempo sono arrivati i carabinieri di Camisano, la polizia locale del consorzio e la polizia stradale che si era occupata dei rilievi dell'incidente in tangenziale. I militari del luogotenente Sartori hanno subito informato il pubblico ministero di turno De Munari, che ha avviato accertamenti. Non ci sono dubbi sul fatto che si sia trattato di una scelta autonoma della donna, prostrata dalla disperazione. Intanto, per la tragedia in tangenziale il magistrato ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo ai danni di Vendramin, aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di droga, così come appurato dai poliziotti del vicequestore Macagnino, in base alle analisi sul sangue.
Piero Di Stefano, che in poche ore ha perso dapprima il figlio maggiore e poi la moglie, era sconvolto. Ci hanno pensato i parenti, con tanta umanità, a sostenerlo. È stato però ricoverato in ospedale e i medici stanno cercando di risollevarlo con l'aiuto degli psicologi. La notizia del nuovo dramma si è sparsa subito in paese, suscitando cordoglio e partecipazione. In tanti si sono mossi per stare vicino a Piero, titolare di un laboratorio orafo dove lavorava Alex, e alla sfortunata Martina, che non riesce a darsi pace. Il sindaco Marchioro a nome della comunità ha espresso il proprio dolore, mentre gli agenti del comandante Bertozzo hanno tenuto alla larga da via Alture i curiosi. «Non ci sono parole. Adesso dobbiamo stare vicini a Piero e Martina. Quello di Carla è stato un gesto d'amore per Alex», hanno detto affranti i parenti. La famiglia ha deciso che i funerali saranno celebrati assieme. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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