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Contromano in tangenziale, un morto
Il guidatore positivo ad alcol e droga

La terribile scena del violentissimo impatto costato la vita ad Alex Di Stefano, 24 anni. FOTO CECCON
La terribile scena del violentissimo impatto costato la vita ad Alex Di Stefano, 24 anni. FOTO CECCON
La terribile scena del violentissimo impatto costato la vita ad Alex Di Stefano, 24 anni. FOTO CECCON
La terribile scena del violentissimo impatto costato la vita ad Alex Di Stefano, 24 anni. FOTO CECCON

Vicenza. Imbocca la tangenziale contromano. Dopo pochi metri lo scontro frontale con un'auto che arriva in senso opposto e su cui viaggia, solo, un ragazzo di 24 anni. L'impatto è violentissimo: Alex Di Stefano perde la vita sul colpo, mentre i giovani sulla seconda auto coinvolta, di 22 e 23 anni, sono in condizioni disperate.
L'INCIDENTE. La tragedia è accaduta la scorsa notte lungo la tangenziale che collega il capoluogo berico al comune di Torri di Quartesolo. Erano le 4 quando Alex Di Stefano, a bordo della sua Mini Cooper rossa, stava andando verso il paese. All'altezza del cavalcavia dello svincolo di Vicenza Est si è verificato il terribile scontro con una Volkswagen Polo che aveva imboccato la tangenziale contromano. In base ai rilievi compiuti dalla polizia stradale di Vicenza e di Bassano del Grappa Mirco Vendramin, elettricista di 22 anni che abita a Carmignano del Brenta avrebbe imboccato la strada nel senso sbagliato arrivando da Torri e procedendo quindi verso Vicenza. Con lui, a bordo, c'era un'amica, Deborah Camazzola, 23 anni e residente a Sandrigo, in via delle Fontane. Dopo l'errore la Volkswagen ha compiuto circa duecento metri di strada. Non si sa se il padovano si fosse già accorto di averla imboccata in senso contrario o se, invece, non si fosse ancora reso conto di viaggiare contromano. Di certo, dopo pochi istanti, c'è stato l'impatto frontale e nessuno dei due conducenti è riuscito in alcun modo ad evitarlo.
I SOCCORSI. A dare l'allarme, pochi istanti dopo l'incidente, un automobilista che, diretto a sua volta verso Vicenza, ha sentito il boato assordante e ha visto un gran fumo sprigionarsi dal groviglio di lamiere. Quando l'ambulanza del Suem, i vigili del fuoco e la polizia sono arrivati hanno trovato la Mini Cooper quasi completamente distrutta e con le ruote anteriori sul guardrail. I soccorritori hanno liberato, non senza fatica, Alex Di Stefano dall'abitacolo ma è stato subito chiaro che, per il giovane, non c'era purtroppo nulla da fare. Completamente distrutta anche la Volkswagen Polo su cui viaggiava la coppia. La ragazza, a causa dell'urto, era stata sbalzata fuori ed era a terra, a poca distanza dalla vettura mentre il giovane era rimasto incastrato all'interno. Entrambi sono stati trasportati d'urgenza all'ospedale San Bortolo di Vicenza dove sono ricoverati in prognosi riservata. Le condizioni della ragazza, che in primo tempo non erano parse particolarmente preoccupanti, si sarebbero invece aggravate notevolmente nelle ore successive.
LA TESTIMONIANZA. In base a quanto riferito Alex stava rientrando a casa, in via Alture 161, dopo aver trascorso la serata in compagnia di amici in un bar della città. Avrebbe dato un passaggio a un conoscente per poi far rientro. Mirco Vendramin e Deborah Camazzola, invece, sarebbero stati fino a pochi minuti prima dell'incidente in un bar nella zona di Torri. Alle 4 la decisione di rientrare. Erano soli in auto ma, a pochi metri da loro, ci sarebbe stata un'altra coppia di amici. Proprio loro avrebbero raccontato di aver visto Mirco imboccare la tangenziale contromano nel punto in cui manca il guardrail tra i due sensi di marcia e l'arteria, da due corsie, si allarga diventando a quattro.
I RILIEVI. La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio dei poliziotti della stradale di Vicenza che, per quattro ore, ieri, hanno compiuto i rilievi. Uno degli interrogativi riguarda l'eventuale presenza di alcool nel sangue dei conducenti: secondo le prime analisi Mirco Vendramin sarebbe risultato positivo ad alcol e droga, ma si attende conferma.

Nel frattempo il pm De Munari ha disposto il sequestro per entrambe le auto. La polizia stradale, ieri mattina, si è quindi recata in via Alture per informare la famiglia di Alex, con cui il giovane viveva, di quanto accaduto. Per tutto il giorno parenti e amici si sono stretti alla mamma Carla Tessari, alla sorella minore Martina di 18 anni e al padre Piero. Il ragazzo lavorava con lui, nel laboratorio orafo di famiglia. In tanti hanno cercato di portare un po' di conforto alla famiglia, distrutta dal dolore. «Alex era il loro futuro - ha detto lo zio Pietro Pavan - e, in questo momento, non ci sono parole per descrivere quanto accaduto, per spiegare una simile tragedia».

Claudia Milani Vicenzi

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