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Zané

Omicidio
tutti convocati
per raid punitivo

L'intervento dei carabinieri
L'intervento dei carabinieri
L'intervento dei carabinieri
L'intervento dei carabinieri

ZANÈ. La famiglia Helt si era autoconvocata, con una serie di telefonate, al campo nomadi di Zanè, nel pomeriggio del 23 giugno scorso. La ragione? Vendicare la “bestemmia” ai loro morti, che erano stati offesi dalla famiglia Kari. È questo il retroscena dell’omicidio di Davide Kari, e del tentato omicidio di Vianello Kari. La procura di Vicenza ha chiuso le indagini e si appresta a chiedere il processo a carico di cinque persone, a partire da Carlo Helt, ritenuto l’autore materiale del delitto, che sparò alcuni colpi con la pistola che gli aveva passato sua mamma Lucia. Fra gli indagati anche Paradise Kari, parente degli Helt ma anche fratello delle vittime. Alcuni degli imputati partirono da fuori regione per giungere rapidamente al luogo della vendetta. 

Diego Neri

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