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Thiene

Sparatoria mortale
Quattro fermi
Nessuno confessa

La pistola dell'omicidio. COLORFOTO
La pistola dell'omicidio. COLORFOTO
La pistola dell'omicidio. COLORFOTO
La pistola dell'omicidio. COLORFOTO

VICENZA. Quattro persone sono state fermate  tra le 4 e le 5 di questa mattina dai carabinieri, dopo una serrata indagine nella notte, per la sparatoria con un morto ed un ferito avvenuta, ieri, in un campo nomadi a Thiene. Si tratta di Fulvio Helt (1994) e del fratello Davide Helt (1978), della loro madre Lucia Helt (1956), che era in possesso della pistola poi abbandonata (calibro 9 rubata nel 2006), e di Paradise Kari (1989), che non risulta essere parente della vittima, Davide Kari.

 

All'origine della sparatoria ci sarebbe una spedizione punitiva della famiglia Helt contro la famiglia Kari, che avrebbero offeso un parente defunto. Si tratta di una faida recente, risalente a un paio di settimane fa. Alle 17 di ieri è stato fermato un camper in cui c'era Davide Helt. Un quarto d'ora dopo a Sandrigo sono state fermate le due auto, Bmw a Alfa Romeo, in cui viaggiavano le altre tre persone fermate, oltre a un altro adulto e a quattro bambini.

 

I quattro sono stati sentiti dai militari dell’ Arma per molte ore. I corpi del morto e del ferito, dopo un conflitto a fuoco, erano stati caricati su un furgone e poi scaricati davanti all’ospedale di Santorso. Il ferito è tutt’ora nel reparto di rianimazione. È stato operato ed è fuori pericolo. 

 

Le auto dei nomadi fermati si trovano attualmente alla sede della Polstrada. Si tratta di un'Alfa e di una Bmw. All'interno di un veicolo anche un biberon e un bavaglino. L'accusa è concorso in omicidio pluriaggravato. Proseguono le indagini dei carabinieri per capire se sono coinvolte altre persone.

 

 

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