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Camisano Vicentino

Nas in pizzeria
Maxi sequestro
di scorte di pesce

I carabinieri del Nas di Padova hanno operato assieme agli ispettori e ai veterinari dell’Ulss 6
I carabinieri del Nas di Padova hanno operato assieme agli ispettori e ai veterinari dell’Ulss 6
I carabinieri del Nas di Padova hanno operato assieme agli ispettori e ai veterinari dell’Ulss 6
I carabinieri del Nas di Padova hanno operato assieme agli ispettori e ai veterinari dell’Ulss 6

CAMISANO. Pesce tenuto nelle celle frigorifere oltre la data di scadenza, mal conservato e non tracciabile. Sono le accuse ipotizzate a carico del titolare di un noto locale di Camisano, il ristorante Ada, che si trova sulla circonvallazione del paese all'innesto della strada provinciale 25.

Almeno 10 quintali di pesce, del valore di decine di migliaia di euro, congelato prima, è stato sigillato e posto sotto sequestro, quindi affidato a una ditta specializzata nello smaltimento di prodotti alimentari. È scattata un’inchiesta, sono state elevate contravvenzioni per alcune decine di migliaia di euro e la proprietà del noto e apprezzato ristorante si è rivolta a un avvocato per la tutela legale. Si tratta di crostacei, molluschi, seppie, gamberi, spigole, tranci di tonno, salmone, pesce spada, piovre, altre specie marine di varia pezzatura e anche di grosse dimensioni di provenienza dei mari del Nord e oceanica.

Il blitz è stato operato l'altra sera dal nucleo ispettori della pesca che fanno capo alla capitaneria di porto di Venezia, in collaborazione con i Nas di Padova e i veterinari del servizio di igiene degli alimenti di origine animale dell'Ulss 6.

Gli uomini della capitaneria di porto hanno fatto irruzione nel locale nel corso di un controllo a campione in una di quelle operazioni che effettuano con particolare intensità in questo periodo dell'anno in cui il consumo di pesce, per le festività di fine anno, cresce in modo esponenziale. Aperte le celle si sono subito resi conto che il prodotto conservato nei sacchetti non rispondeva alle misure igieniche e sanitaria stabilite dalla legge. Alcune partite sarebbero state scadute da un pezzo. Una parte del pesce era stato utilizzato e, poi probabilmente, quello rimasto era stato riposto nei frigoriferi senza fare attenzione alla data di scadenza del prodotto che si può deteriorare e non è più commestibile.

Altri lotti, invece, sarebbero stati tenuti in modo irregolare fuori dei crismi, al di là delle modalità stabilite sempre dalla normativa per la corretta conservazione del pesce ai fine della salute pubblica.

A questo punto sono stati allertati i Nas, è stato chiesto il supporto dei veterinari pubblici, ed è partita la segnalazione per la Procura, che ha avviato un’indagine a carico del titolare Cuomo per comprendere se sono state commesse o meno irregolarità penali. Il titolare avrà tempo e modo per dimostrare la propria estraneità dai fatti rilevati. Il ristorante Ada, piuttosto frequentato dagli amanti del pesce, è entrato nei controlli della guardia costiera in quanto è uno dei locali in cui, nel Vicentino e nel Veneto, si registra un maggior consumo di pesce congelato, ed è ai primi posti del data base della capitaneria.

Questa volta, però, avrebbe tradito lo slogan con cui si presenta alla clientela. Le “gioie del pesce”, per l'occasione, si sono trasformate in dolori. Anche se la vicenda è tutt’altro che conclusa, pertanto la proprietà Cuomo potrà presentare le controdeduzioni per tutelare l’immagine del locale.

Di certo, con l’intervento della polizia giudiziaria non si escludono altre sorprese nei prossimi giorni quando il rapporto sarà pervenuto sul tavolo del procuratore capo Cappelleri. I controlli si stanno effettuando a tappeto anche in altri locali della città e della provincia dove si fa abituale consumo di pesce.

Franco Pepe

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