<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Veneto

Giulia Cecchettin uccisa a coltellate. Filippo Turetta fermato in Germania

Sulle braccia e sulle mani della ragazza sono state rilevate ferite, segno che ha cercato di difendersi
Giulia tra le braccia della sua mamma Monica scomparsa un anno fa a 51 anni
Giulia tra le braccia della sua mamma Monica scomparsa un anno fa a 51 anni
Vigonovo, il padre di Giulia con gli inquirenti dopo il ritrovamento del cadavere

Domenica 19 novembre, ore 20

Alla fiaccolata per Giulia anche i genitori di Filippo

Ieri sera fiaccolata a Vigonovo: una piazza strapiena che si è data appuntamento per ricordare Giulia Cecchettin. Papà Gino e la figlia maggiore Elena si sono abbracciati mentre in piazza risuonavano le note della musica preferita della studentessa 22enne uccisa dall'ex fidanzato, "Comptjne d’un autre entrè, l’apres-midi" di  Yann Tiersen. Il papà, che fino a questo momento si è mostrato forte, non ha trattenuto le lacrime che hanno rigato il viso anche di Elena, sorella di Giulia. Presenti anche i genitori dell'accusato. 

Terminata la fiaccolata la gente non ha smesso di rendere omaggio davanti alla casa di Giulia dove continuano a portare fuori, candele e peluche. 

I commoventi messaggi del papà di Giulia

Il padre di Giulia ha affidato ad un post su Facebook il suo dolore ed un saluto alla figlia e alla moglie, già scomparsa in precedenza. «L’amore vero non umilia, non delude e non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non urla, non picchia e non uccide», ha scritto prima di postare delle foto che lo ritraggono con la figlia. «Amore, mi manchi già tantissimo. Abbraccia tanto la mamma e dalle un bacio da parte mia»

 

Ore 17

Il corpo di Giulia portato in braccio giù per il dirupo

Filippo Turetta non ha lanciato o lasciato cadere il corpo di Giulia dalla strada nella zona di montagna di Piancavallo ma lo ha portato in braccio giù lungo il dirupo e lo ha deposto sotto una grande roccia. Infine, lo ha coperto con alcuni sacchi neri che sono stati trovati nei pressi. É l'ultima ricostruzione di quanto avvenuto la notte di una settimana fa.

Ore 15

Il messaggio della sorella di Giulia: «Io non starò mai zitta»

«Io non starò mai zitta. Non mi farete mai tacere». È il messaggio che Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, affida alle storie di Instagram. Negli ultimi messaggi del social, stamani Elena riprende e copia altre storie dedicate alla violenza di genere, sulla «cultura dello stupro» che alimenta e protegge i violenti, e alla citazione dell'attivista peruviana Cristina Torres Cáceres: «Se domani sono io, se domani non torno, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima».

 

 

Sorella di Giulia contro Salvini, questa è violenza di Stato

«Ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco, perché "di buona famiglia". Anche questa è violenza, violenza di Stato». Lo scrive in una storia su Instagram la sorella di Giulia Cecchettin, Elena, commentando il post di Matteo Salvini in cui scrive, riferendosi all'arresto di Turetta in Germania, "se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita".

Nella storia, Elena cita un post della scrittrice a attivista Carlotta Vagnoli nel quale quest'ultima ricorda che la Lega «insieme a FdI, che però ha scelto l'astensione, a maggio ha votato contrariamente alla ratificazione della convenzione di Istanbul». «Così - conclude -, nel caso voleste altri motivi per comprendere quanto il femminicidio sia un omicidio di Stato».

In una storia successiva, invece, Elena Ceccettin invita i suoi follower a partecipare alla manifestazione indetta per domani, 20 novembre, alle 19.30 a Porta Portello, a Padova, contro la violenza sulle donne e durante la quale sarà anche ricordata Giulia.

 

Ore 10

Filippo Turetta fermato in Germania

È finita la fuga di Filippo Turetta: il ragazzo è stato fermato questa mattina in Germania. Lo comunica l'avvocato del giovane, Emanuele Compagno, che ne ha avuto conferma poco fa, ed ha informato i genitori. 

Arrestato in Germania, nel Land della Sassonia-Anhalt, Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, uccisa a coltellate e poi gettata in un burrone. La scoperta del corpo, in un canalone vicino al lago di Barcis (Pordenone), ieri poco prima di mezzogiorno, a una settimana dalla scomparsa della ragazza.

L’auto del giovane, una Fiat Punto nera, era stata avvistata l’ultima volta in Austria sette giorni fa, a Lienz e in Carinzia.

Tajani: «Entro 48 ore Turetta in Italia per essere processato»

«Le donne vanno amate e rispettate. Il ragazzo accusato di questo omicidio è stato arrestato in Germania grazie alla collaborazione tra le nostre forze dell'ordine e quelle tedesche: credo che nel giro di 48 ore sarà in Italia per essere processato». Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani a proposito del fermo di Filippo Turetta, accusato di avere ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin.

Banconote con macchie di sangue ad un distributore

Banconote con macchie di sangue per fare carburante in un distributore automatico. Le ha usate durante la sua fuga Filippo Turetta, fermandosi domenica scorsa a fare rifornimento in un distributore automatico di Cortina. Le telecamere hanno inquadrato l'auto, la Fiat Punto nera, ed il ragazzo che introduceva il denaro nello sportello. Quando il titolare della stazione di servizio ha aperto l'impianto, qualche giorno dopo, tra le banconote ne ha trovata una da 20 euro con macchie di sangue. 

 

Giulia era già morta quando è stata gettata nella scarpata

Ne sono convinti gli investigatori sulla scorta di quanto ha riferito loro il medico legale Antonello Cirnelli che ha svolto l'ispezione esterna della salma per conto della Procura di Pordenone. Le coltellate alla testa e al collo sarebbero state svariate e profonde, inferte con violenza. Appare dunque impossibile che la ragazza fosse ancora viva, molte ore dopo, quando l'ex fidanzato ha scaricato il corpo in un canalone, della Val Caltea a Barcis, a centinaia di chilometri dal luogo dell'aggressione.

 

Ore 7

Giulia Cecchettin è stata uccisa da svariate coltellate che l'hanno colpita alla testa e al collo. È quanto emerso dall'ispezione cadaverica esterna svolta in serata dal medico legale Antonello Cirnelli, alla presenza del sostituito procuratore di Pordenone Andrea Del Missier.

La giovane presentava anche numerose ferite da difesa alle mani e alle braccia. Al momento non è stato possibile stabilire se la giovane fosse già morta quando è stata lanciata nel dirupo. Secondo quanto si è appreso, al momento del ritrovamento il capo era coperto di sangue, sicuramente anche a causa della caduta. Il corpo di Giulia non era visibile dalla strada, coperto da un enorme masso.

Vigonovo, una concittadina di Giulia: "Qui ci conosciamo tutti e fa ancora piu' male"

E Filippo, forse, è ancora vivo e in fuga disperata ormai da sette giorni. O è morto, e chissà quando verrà ritrovato.

L'epilogo della scomparsa dei due ex fidanzati è arrivato ieri, sabato 18 novembre, poco dopo mezzogiorno: un'unità cinofila della Protezione civile che perlustrava un canalone tra Piancavallo e il lago di Barcis, in Friuli, ha individuato il corpo di una giovane donna. È bastato poco ai carabinieri per dare la risposta che nessuno voleva sentire: era il cadavere di Giulia, il corpo aveva indosso gli stessi vestiti della ragazza al momento della scomparsa.

La 22enne che doveva laurearsi giovedì scorso in Ingegneria biomedica non tornerà più a casa. Per Gino Cecchettin, il papà e i fratelli di Giulia, Elena e Davide, è stato un colpo tremendo. Sono rimasti chiusi in casa, tutto il giorno; solo Gino Cecchettin è uscito per andare pochi minuti nella caserma dell'Arma.

«Ora è solo il momento del dolore e della vicinanza alla famiglia» ha detto l'avvocato Stefano Tigani annunciando però quella che è adesso la volontà della famiglia. È stato il Procuratore di Venezia Bruno Cherchi a comunicare la notizia alla famiglia e subito nella strada davanti alla villetta di Vigonovo è calato un silenzio totale. Qualcuno non ha trattenuto le lacrime. 

Vigonovo, una concittadina della vittima: "Giulia ha avuto coraggio"

Gino Cecchettin, il post e il dolore devastante di un padre

«L'amore vero non umilia, non delude non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L'amore vero non urla, non picchia, non uccide», il dolore devastante di papà Gino. Questo il post sui social di Gino Cecchettin, il papà di Giulia. Ieri è stato trovato il corpo di Giulia nella zona del lago di Barcis, in provincia di Pordenone dopo una settimana in cui della giovane non si avevano più notizie. Per l'omicidio è ricercato il suo ex fidanzato, Filippo Turetta.

Oggi, domenica, a Vigonovo (Venezia) alle 19 è prevista una fiaccolata in memoria della giovane 22enne uccisa.

Recuperato ieri a tarda sera il corpo di Giulia dalla scarpata

Ci sono volute ore per recuperare il corpo della giovane studentessa riconosciuta dal padre nel pomeriggio, e ci vorrà tempo per avere tutte le risposte su quanto successo. La prossima settimana ci sarà l'autopsia e allora si potrà capire, tra l'altro, se Giulia è stata uccisa subito dopo la sua scomparsa.

 

***

Aggiornamento sabato 18 novembre

Ore 18

Giulia Cecchettin è morta. I genitori di Filippo: «Consegnati e spiega cosa è successo»

«Filippo, consegnati alle forze dell'ordine, così puoi spiegare cos'è successo». È il messaggio che la famiglia Turetta ha fatto lanciare attraverso il legale, Emanuele Compagno, al figlio in fuga da 7 giorni, ora accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin. «Quando ho detto ai Turetta del ritrovamento del corpo di Giulia gli è crollato loro il mondo addosso» ha aggiunto l'avvocato sottolineando che i familiari hanno espresso vicinanza alla famiglia di Giulia. «Sono molto scossi e provati. È un dramma che non si aspettavano, non avrebbero mai immaginato queste accuse nei confronti del figlio». 

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia

«Siamo di fronte a una vicenda che provoca enorme tristezza, nelle famiglie dei due ragazzi ma anche in tutta la nostra comunità - dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia -. Abbiamo sperato fino alla fine per la sorte di Giulia, nonostante la situazione col passare dei giorni sia divenuta sempre più complessa e le ipotesi andassero restringendosi. Andrà ora chiarita fino in fondo dagli inquirenti ogni responsabilità. Il mio pensiero e la mia vicinanza vanno ai familiari, agli amici e alle persone che vogliono bene a Giulia».

La premier Meloni: «Straziante, sulla morte di Giulia sia fatta piena luce»

«Ho seguito con apprensione gli aggiornamenti sul caso e, fino alla fine, ho sperato in un epilogo diverso. Il ritrovamento del corpo senza vita di Giulia è una notizia straziante. Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari e di tutti i suoi cari. Mi auguro sia fatta presto piena luce su questo dramma inconcepibile. Riposa in pace» il commento del premier Giorgia Meloni.

 

Ore 15.30

Giulia Cecchettin è morta, trovato il corpo

È con ogni probabilità il corpo di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa da una settimana, quello trovato stamane dai vigili del fuoco nei pressi di Barcis (Pordenone). Lo spiega il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi: "Il corpo dovrebbe essere il suo - afferma Cerchi - lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei carabinieri. Aspettiamo una conferma».

«Ciò che ora è cambiato è l'impostazione dell'indagine - ha spiegato il procuratore -. Con il ritrovamento del corpo adesso faremo tutti gli accertamenti del caso, sarà disposta un'autopsia per accertare esattamente le cause della morte di Giulia e quindi quegli accertamenti che sono "tutelati". Ed è in questo quadro che ritengo opportuno che ci sia una versione dei fatti di Filippo Turetta: è chiaro che prima o poi verrà ritrovato, ed è molto meglio che nel suo interesse si consegni».

Il messaggio della sorella di Giulia: «I love you»

«I love you». Questa l'unica frase che la sorella di Giulia Cecchettin, Elena, ha affidato ad una foto pubblicata su Instagram che la ritrae in un selfie sorridente accanto alla sorella davanti ad uno specchio.

Appello del pm a Filippo, accusato dell'omicidio: «Si costituisca»

Un appello a Filippo Turetta, il giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è stato fatto dal procuratore capo di Venezia. «È un appello - ha spiegato ai giornalisti - al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti» ha detto Cherchi ai microfoni del Tg1. «Speravamo di non dover dare questa notizia - ha aggiunto, riferendosi al ritrovamento del corpo di Giulia - ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca».

Da Vigonovo in Austria, la fuga dell'omicida 

Da Vigonovo a Lienz. Dal Veneto all'Austria, passando per il lago di Bracis, in Friuli Venezia-Giulia, dove è stato trovato il cadavere della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. La fuga di Filippo Turetta è stata immortalata dalle telecamere delle strade percorse alla guida della sua auto. 

Dopo un buco di tre giorni, tra Veneto e  Friuli Venezia-Giulia, l'auto di Turetta è ricomparsa mercoledì 15 novembre a Lienz, in Austria nel Tirolo Orientale. È l'ultima segnalazione della Punto. 

 

Ore 12.45

Trovato un corpo di una donna, è quello di Giulia Cecchettin

Il corpo di una giovane donna è stato trovato stamane dai vigili del fuoco nella zona di Barcis, in provincia di Pordenone, durante le ricerche di Giulia Cecchettin. Si tratta proprio della giovane scomparsa da una settimana assieme all'ex fidanzato Filippo Turetta.

Il corpo è stato recuperato in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo

L'intera zona è sorvolata dagli elicotteri per verificare la presenza eventuale dell'auto di Filippo, la Punto di colore nero. Gli elicotteri stanno scandagliando l'intera area della Valcellina e, ovviamente, del lago di Barcis.

Le ricerche che hanno portato al rinvenimento del cadavere erano riprese oggi nella zona del lago di Barcis non su un input specifici, ma seguendo la procedura di controlli, anche dopo esiti inizialmente negativi, seguita dagli investigatori. La zona di Barcis si trova infatti lungo la direttrice che avrebbe seguito nella fuga - tracciata dai varchi elettronici - la Fiat Punto nera di Filippo Turetta con la Fiat Punto nera.

 

 

Ore 11

Settimo giorno di ricerche

È iniziato il settimo giorno di ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due giovani scomparsi da sabato sera. Le operazioni ricalcano lo schema di ieri lungo l'asse, tra Veneto e Friuli, che va da Dolo e quindi dal fiume Brenta al lago di Barcis. Vigili del fuoco, carabinieri e una settantina di volontari della Protezione civile si sono suddivisi gli incarichi con cani molecolari e sommozzatori pronti ad entrare in azione nel caso di tracce rilevanti. In volo anche i droni e l'elicottero dei pompieri.  

Il cellulare di Filippo è ancora online

Intanto il cellulare di Filippo Turetta, il giovane sul quale da ieri pende un mandato di cattura internazionale per il tentato omicidio di Giulia Cecchettin, risulta essere ancora on line. Questo però non significa che il giovane lo abbia usato, o lo stia usando. Il telefono risulta infatti disattivato, ma proprio per ragioni di server, può ricevere messaggi anche whatsapp. Il mittente vede semplicemente la doppia spunta grigia, conferma (come avviene per le Pec) che il server di Meta ha messo a disposizione per il messaggio al destinatario.

È questa la spiegazione che l'avvocato di Filippo, Emanuele Compagno, ha dato oggi rispetto a notizie di stampa su una presunta attività del telefono del 22enne. Così come i genitori del ragazzo avevano provato a inviargli dei messaggi, senza avere risposta, anche la sorella di Giulia, Elena ha tentato in questi giorni di inviare messaggi al numero whatsapp di Filippo, avendo però solo la conferma che questi venivano 'recapitati', non letti (doppia spunta verde).

 

***

 

Venerdì 17 novembre

La procura: Filippo ha aggredito Giulia, c'è un video

Secondo quanto si apprende da fonti vicine all'inchiesta, in mano agli investigatori c'è un video, brevissimo, nel quale si vedrebbe Filippo Turetta aggredire a mani nude Giulia Cecchettin la notte di sabato scorso.

Il filmato è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza dello stabilimento "Dior" di Fossò (Venezia), che si trova sulla strada dove erano state già repertate presunte macchie di sangue e dei capelli, domenica scorsa.

Nelle immagini si vedrebbe un'aggressione da parte di Filippo e poi il giovane caricare nella sua auto Giulia, sanguinante

Filippo Turetta, l'ex fidanzato di Giulia indagato per ipotesi tentato omicidio

Filippo Turetta, l'ex fidanzato di Giulia Cecchettin, scomparso con lei da sabato scorso, è indagato dalla Procura di Venezia per l'ipotesi di tentato omicidio. Lo riferisce una nota della stessa Procura, spiegando che l'iscrizione, anche a tutela dello stesso indagato, è avvenuta in seguito «al primo esito» delle risultanze di indagine per accertare eventuali responsabilità penalmente rilevanti. 

Alcuni investigatori si sono recati stamani a casa di Filippo Turetta a Torreglia, in provincia di Padova. Altre ricerche sono intanto in corso lungo il corso del fiume Piave, nella zona di Maserada, in provincia di Treviso.

La nota della Procura di Venezia

La Procura formula «l'auspicio che si tenga conto della difficoltà e della delicatezza degli accertamenti, nonché della sofferenza in cui versano le famiglie coinvolte». Notizie imprecise, conclude la nota «rischiano di creare inutili aspettative».

L'avvocato della famiglia Cecchettin: «Non voglio compromettere passaggi delicati dell'indagine»

«C'è stata la delicatezza di comunicarcelo da parte della Procura. Si poteva ipotizzare l'iscrizione a notizia di reato di un'ipotesi delittuosa, e la scelta dell'ipotesi ci lascia comunque ancora nella speranza di avere una buona notizia, voglio ancora sperare». Lo ha riferito ai giornalisti l'avvocato Stefano Tigani, legale della famiglia di Giulia Cecchettin.

Sull'esame del dna sulle macchie di sangue e delle immagini di videosorveglianza «non sappiamo nulla - ha aggiunto - sono dettagli delicati che se anche sapessimo non mi sentirei di commentare, non voglio compromettere passaggi delicati dell'attività d'indagine».

Due buchi temporali nella fuga dei giovani

Nel giallo della sparizione dei due ex fidanzati spuntano anche due buchi temporali. Un'ora in tutto che non torna nella fuga dei due giovani a bordo della Punto nera: 60 minuti persi nella notte tra sabato 11 e domenica 12 novembre.

Ragazzi veneti scomparsi: le ricerche puntano sul lago di Barcis 

I vigili del fuoco di Pordenone stanno scandagliando, da questa mattina (17 novembre), il lago di Barcis alla ricerca di tracce dei ragazzi veneti scomparsi sabato scorso. Da quanto si apprende, la località non è stata scelta in base a elementi precisi, ma perché si trova lungo la direttrice che l'auto ha seguito nella notte tra sabato e domenica.

I dispositivi di lettura targhe l'hanno infatti immortalata lungo la strada pedemontana a Caneva, quindi a Polcenigo e successivamente, in maniera del tutto sorprendente, nella stazione turistica del Piancavallo, a 1.300 metri di quota, raggiungibile con una lunga deviazione. Siccome la "fotografia" successiva è stata scattata all'uscita delle gallerie tra Erto e Casso e Longarone (Belluno), non lontano dalla diga del Vajont, le ricerche si concentrano oggi sul lago di Barcis, località dove il veicolo è obbligatoriamente transitato.

Sul posto, assieme alle squadre speleo-alpino-fluviali, ci sono anche i sommozzatori. Analoghi campi base saranno allestiti in altre aree lungo il percorso dell'utilitaria dove esistono corsi d'acqua o dirupi molto profondi.

Tracce di sangue e capelli trovati a Fossò, analisi per il confronto del dna

Vi sarebbero stati anche dei capelli sul tratto di asfalto, in zona industriale a Fossò (Venezia), dove domenica mattina sono state repertate alcune presunte macchie di sangue, nelle prime ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due ex fidanzati scomparsi da sabato. Materiale biologico inviato per le analisi di laboratorio ai Ris dei Carabinieri, per confrontarne il dna con quello di Giulia e di Filippo.

Le tracce erano state trovate dai carabinieri nella V Strada dell'area industriale di Fossò, a circa 6 chilometri di distanza dal parcheggio di Vigonovo, davanti alla casa di Giulia, dove i due ragazzi era stati uditi litigare in macchina. In quel punto ci sono le telecamere perimetrali di uno stabilimento, che potrebbero avere ripreso immagini utili per l'indagine. Quella stessa notte, intorno alle 23.30, una cella telefonica aveva agganciato il telefonino di Turetta, mentre si muoveva in una delle parallele vicine, la Prima Strada.

 

L'ultimo tracciamento della targa della Punto di Filippo vicino al confine austriaco, in località San Candido
L'ultimo tracciamento della targa della Punto di Filippo vicino al confine austriaco, in località San Candido

 

***

 

Giovedì 16 novembre

Un'altra giornata snervante, di vana attesa per la famiglia di Giulia Cecchettin e per quella dell'ex fidanzato Filippo Turetta. Il quinto giorno dalla scomparsa dei due ragazzi, e di loro ancora non vi sono tracce. Sono senza risposte tutte le domande sul perchè della sparizione dei due ex fidanzati, compagni di studio all'università di Padova. Oggi era giunto un nuovo allarme: una segnalazione ha portato a cercare la Fiat Punto nera di Filippo - vista con certezza l'ultima volta domenica mattina, alle 9.07, tra Cortina e Dobbiaco - nella zona delle Dolomiti di Sesto, in alta Val Pusteria. Una zona conosciuta da Turetta, appassionato di montagna, che in passato aveva soggiornato nella vicina Val Fiscalina. Anche qui però le ricerche non hanno portato a niente, e sono state sospese. 

Sospese le ricerche sulle Dolomiti di Sesto 

Sulle Dolomiti di Sesto sono state sospese le ricerche, senza esito, dei due giovani scomparsi. Alle operazioni, nei comuni di Sesto e San Candido, hanno partecipato i vigili del fuoco, il soccorso alpino e la Guardia di finanza. Sono state controllate tutte le strade, anche quelle sterrate, che portano in quota, nella speranza di localizzare la macchina del ragazzo.

La discussione della tesi di Giulia, il suo nome tolto dalla lista

Oggi all’Università di Padova era in programma la discussione della tesi di Giulia Cecchettin, il suo nome è però stato tolto dalla lista. Anche il Dipartimento di Ingegneria biomedica resta con con il fiato sospeso.

Oggi, giovedì, quinto giorno di ricerche di Giulia e del suo ex fidanzato Filippo Turetta, scomparsi da sabato 11 novembre. La Città metropolitana di Venezia ha messo a disposizione dall'alba 60 volontari di Protezione civile del distretto della Riviera del Brenta nell'ambito del piano di ricerca persone scomparse, su richiesta della Prefettura di Venezia. Tutti i volontari da questa mattina sono operativi. 

Secondo alcune fonti l'auto del ragazzo sarebbe stata avvistata l'ultima volta a San Candido, in Alto Adige.

L'avvocato della famiglia Cecchettin: «Nessun dato contrario al fatto che siano vivi»

«Non abbiamo ad oggi dati certi, nemmeno per affermare che Giulia, in ipotesi, sia trattenuta dall'ex fidanzato contro la sua volontà. Ma non vi è neppure alcun elemento contrario per dire che i ragazzi non siano vivi». Lo dice all'Ansa l'avvocato Stefano Tigani, il legale che sta assistendo la famiglia di Giulia Cecchettin.

Tigani non commenta le indiscrezioni su presunti avvistamenti nel Nord Italia della Fiat Punto su cui si trovavano i due ragazzi. Conferma però che, dalle informazioni date alla famiglia, si ritiene che l'ultima rilevazione elettronica attendibile del passaggio della vettura risalga a domenica mattina, intorno alle ore 9, sulla strada (la 51 di Alemagna) che da Cortina porta a Dobbiaco. «Noi vogliamo solo che tornino. Certo - conclude - essendo passati ormai cinque giorni di ricerche ininterrotte, senza nessun risparmio di forze, vorremmo, auspichiamo, che arrivino finalmente risultati concreti».

Leggi anche
L'amica di Schio di Giulia e Filippo: «Lui non sa far del male»

 

***

 

Mercoledì 15 novembre 

La sorella, il fratello e il padre di Giulia Cecchettin intorno alle 11.30 sono stati convocati nella caserma dei carabinieri a Vigonovo (Venezia), che dista pochi metri dalla casa della famiglia.

Dopo essere stato sentito per diverse ore, il padre di Giulia Cecchettin è stato scortato dai militari fino a casa, a poche decine di metri di distanza. Secondo alcune indiscrezioni, che l'uomo non ha confermato né smentito, Gino Cecchettin avrebbe consegnato ai militari il computer della figlia. «Sto aiutando in tutti i modi i carabinieri a dare le informazioni che a loro servono - ha detto ai giornalisti - Altri elementi a me non li hanno dati. Giulia deve tornare, altro non ho da dire».

L'Università congela l'iter per la laurea di Giulia

Formalmente è "congelato" l'iter per la laurea di Giulia Cecchettin. La ragazza infatti non ha completato l'ultimo "step" amministrativo, quello della sottomissione dell'ultima versione della sua tesi nel sistema dell'Università di Padova. Il suo nome non figura più quindi nell'elenco della sessione di laurea prevista per domani, giovedì 16 novembre.

Secondo quanto riferito dal Dipartimento di ingegneria dell'Informazione, diretto da Gaudenzio Meneghesso, l'iter per la laurea si stava svolgendo regolarmente. Sabato pomeriggio, Giulia Cecchettin aveva inviato alla relatrice la versione finale della sua tesi, per l'ultima lettura e controllo. Lunedì la docente le avrebbe comunicato di caricare il file sul portale di ateneo, così da farlo approvare, cosa che però non è avvenuta. Ufficialmente quindi la 22enne non figura più nella lista degli ammessi alla sessione di laurea.

Si tratta di eventi abbastanza comuni per gli studenti universitari, che all'ultimo rinunciano a laurearsi e magari spostano l'esame alla sessione successiva. Qui però le circostanze sono evidentemente diverse; il Dipartimento padovano è comunque disponibile a discutere una possibile riammissione all'ultimo momento, vista la circostanza eccezionale. Anche Filippo Turetta stava facendo lo stesso percorso di studi di Giulia, iscritto al terzo anno dello stesso corso di laurea, e aveva svolto gran parte degli esami. 

 

Giulia Cecchettin e il fidanzato Filippo Turetta
Giulia Cecchettin e il fidanzato Filippo Turetta

 

Ex fidanzati scomparsi, riprese le ricerche

Proseguono nella zona tra Vigonovo e Treviso le ricerche con l'elicottero di tracce del passaggio di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i due giovani scomparsi da sabato scorso. Sulla zona opera un elicottero dei vigili del fuoco e una squadra del corpo che continua le ricerche a terra. In mattinata è previsto un incontro di coordinamento tra vigili del fuoco e carabinieri, per capire su quali punti eventualmente continuare le ricerche o far intervenire cani molecolari e sommozzatori nella zona.

L'auto di Filippo filmata a Pordenone

Secondo quanto riporta la Nuova Venezia, la Fiat Grande Punto di colore nero di Filippo si sarebbe rimessa in movimento. Dopo le segnalazioni di domenica nell’Alto Bellunese arriva una segnalazione da Pordenone: l’auto sarebbe transitata ieri, intorno alle 5 del mattino, nei pressi della stazione ferroviaria della città friulana. Nemmeno dieci minuti dopo, il transito a Fiume Veneto, sempre in provincia di Pordenone.

Ragazzi scomparsi, l'appello dei familiari: "Fatevi sentire"

 

***

 

Martedì 14 novembre

Il giallo delle macchie di sangue

Continuano le ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i ragazzi 22enni di cui non si hanno notizie da sabato sera, dopo che i due, ex fidanzati, erano stati a cena assieme, in un centro commerciale di Marghera.

Dell'auto, segnalata quella stessa notte dalle telecamere di sicurezza in transito tra la provincia di Pordenone e quella di Treviso, ancora nessuna traccia. Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri su alcune macchie di sangue, una decina, repertate ieri nella zona industriale di Fossò, (Venezia) un paese distante 6 chilometri dall'abitazione di Giulia, a Vigonovo, dove sabato sera, intorno alle 23, una cella telefonica aveva agganciato per l'ultima volta il cellulare di Turetta.

Il problema è la compatibilità temporale fra questo orario, le 23 circa, e quello della lite in auto tra i due ragazzi udita da un testimone, nel parcheggio davanti alla casa di Giulia, verso le 23.15. Ma questo è un lasso temporale ipotetico, che negli accertamenti svolti successivamente dagli investigatori sulle celle telefoniche, potrebbe essere stato 'superato'.

Ricerche dei pompieri anche lungo il Brenta

Da due giorni proseguono senza sosta le ricerche di carabinieri e vigili del fuoco, con l'ausilio di cani molecolari e sorvoli per effettuare verifiche su presunti avvistamenti. Da stamani, alcune squadre dei pompieri, a bordo di gommoni, stanno scandagliando il fiume Brenta nella zona di Fossò e Vigonovo, ufficialmente «per non lasciare nulla al caso» nelle ricerche della ragazza: non ci sarebbero stati, infatti, avvistamenti o segnalazioni alle forze dell'ordine. 

Le ricerche dei vigili del fuoco lungo il Brenta
Le ricerche dei vigili del fuoco lungo il Brenta

L'appello della zia di Giulia: «Filippo, ti prego fermati»

«Filippo, hai una responsabilità nei confronti di Giulia, fermati, chiama i tuoi genitori o chiedi aiuto a qualcuno, non ti preoccupare. Giulia è una ragazza delicata, l'aspettiamo a casa, aspettiamo a casa Giulia e te, e anche i tuoi genitori ti aspettano». È Elisa Camerotto, la zia materna di Giulia, a lanciare l'ennesimo appello per cercare di portare a casa i due ex fidanzati,

I familiari di Giulia stanno continuando con gli appelli pubblici sperando che possano essere utili a rintracciare l'auto di Filippo, una Fiat Punto nera il cui passaggio, domenica, è stato registrato a cavallo di Veneto e Friuli, e anche in direzione dell'Alto Adige, poco dopo Cortina. 

Giulia Cecchettin dovrebbe laurearsi giovedì

«Giulia è una ragazza serena, sorridente, piccola donna di casa da quando è mancata la mamma, una ragazza studiosa che con le difficoltà della situazione che comunque con i suoi tempi magari un po' più lunghi vista la situazione ha portato a termini gli studi: sarebbe stata l'orgoglio della nostra famiglia». Lo ripete anche oggi lo zio di Giulia Cecchettin. L'università di Padova, interpellata dall'Ansa, dove la giovane dovrebbe laurearsi in ingegneria biomedica giovedì prossimo, afferma che al momento Giulia è ancora nell'elenco delle laureande. 

 

****

Lunedì 13 novembre

Ore d'ansia per la scomparsa di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta

Sono ore d'ansia a Vigonovo (Venezia) nella casa della famiglia di una ragazza 22enne, Giulia Cecchettin, scomparsa da sabato sera dopo essere stata vista per l'ultima volta in compagnia dell'ex fidanzato, Filippo Turetta, residente a Torreglia (Padova).

Gino Cecchettin, il padre della giovane - parlando con la Nuova Venezia - si è detto molto preoccupato e ha lanciato forti sospetti sul ragazzo: «Lui non aveva accettato la fine del rapporto».

I due, entrambi 22enni, compagni di corso all'Università, erano stati fidanzati per alcuni mesi. Poi la rottura della relazione, nell'agosto scorso. Sul caso di Giulia i carabinieri hanno attivato il piano per le persone scomparse e stanno svolgendo ricerche in tutta la regione. La ricostruzione dell'incontro tra i due ragazzi, in un locale di un centro commerciale di Marghera, si è avvalsa delle immagini della videosorveglianza. Giulia aveva inviato un ultimo messaggio alla sorella, verso le 22.40, poi più nulla.

 

 

Le famiglie dei due ragazzi hanno formalizzato ieri sera la denuncia di scomparsa, presentandosi ai carabinieri di Vigonovo e di Teolo (Padova). La prefettura di Venezia aveva immediatamente attivato la procedura per le persone scomparse, e i militari dell'Arma nella notte hanno avviato le ricerche anche con l'ausilio dei cani molecolari. Ex fidanzati e studenti di ingegneria all'università di Padova, si erano dati appuntamento sabato sera al centro commerciale Nave de Vero di Marghera (Venezia). Dalle prime ricostruzioni, il telefono del ragazzo avrebbe agganciato l'ultima volta la cella telefonica di Fossò - non distante dal paese di Giulia - verso la mezzanotte di sabato. I carabinieri per ora stanno indagando a vasto raggio, senza escludere alcuna pista sulla scomparsa della coppia di giovani. 

Suggerimenti