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Il percorso

Vicenza va a Bruxelles: presentata al Parlamento Ue l'Alta Via della Grande Guerra

Duecento chilometri tra Sacrari e montagne. Il presidente della provincia Nardin: «Verso una rete europea di cammini di pace»

Il presidente della provincia di Vicenza Andrea Nardin, ospite dell'eurodeputata leghista Paola Ghidoni, ha presentato al Parlamento europeo il percorso Alta Via della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine.

Presentata a Bruxelles l'Alta Via della Grande Guerra: Nardin

Un cammino dalla valenza storica, culturale e ambientale che unisce i quattro sacrari militari della provincia di Vicenza (Pasubio, Cimone, Asiago, Grappa). Da questa via principale si diramano oltre 200 chilometri di sentieri che permettono di raggiungere vari siti quali trincee, fortezze, camminamenti, che negli ultimi anni sono stati oggetto di interventi di recupero e valorizzazione e che oggi rappresentano un vero e proprio museo all'aperto della Grande Guerra.

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Presenti all'evento a Bruxelles con Nardin anche i partner di progetto Regione Veneto, con il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, e Marco Boaria, direttore di Alda che si sta occupando della promozione del percorso per conto del Consorzio Bim, presente con un video del presidente Valter Orsi.

«La Regione Veneto ha sostenuto e sostiene il progetto dell'Alta Via della Grande Guerra - ha detto Ciambetti - per l'innegabile valore storico, ma anche come forma di turismo sostenibile. Oltre ad un contributo economico di 700mila euro, abbiamo messo a disposizione di questo progetto anche il nostro braccio operativo Veneto Agricoltura, che ha operato sul percorso».

Presentata a Bruxelles l'Alta Via della Grande Guerra: Ciambetti

La presentazione pubblica al Parlamento Europeo è stata preceduta da un tavolo tecnico promosso da Alda con la Deputazione di Barcellona (DiBa), l'ente spagnolo omologo della provincia italiana. Il presidente Nardin e Maria Rodriguez Parareda, rappresentante della DiBa, hanno sancito una collaborazione per promuovere i cammini europei con un progetto che abbia la memoria e la pace quali parole chiave comuni. «Una rete europea di cammini di pace», l'hanno battezzata, guardando ai giovani quali destinatari privilegiati.

 

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