<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L'INSTALLAZIONE

Vicenza, le poesie urbane invadono il centro. Versi “appesi” ai pali: «Stimolo la curiosità»

Negli ultimi giorni sono comparsi in vari punti della città alcuni cartelli con i versi del padovano Andrea Masiero in arte Ma Rea
In corso Palladio. I cartelli sono comparsi negli ultimi mesi anche a Livorno, Genova e Torino
In corso Palladio. I cartelli sono comparsi negli ultimi mesi anche a Livorno, Genova e Torino
In corso Palladio. I cartelli sono comparsi negli ultimi mesi anche a Livorno, Genova e Torino
In corso Palladio. I cartelli sono comparsi negli ultimi mesi anche a Livorno, Genova e Torino

Girare l’angolo e imbattersi in un verso poetico o in un gioco di parole inaspettato. C’è un progetto che mischia la poesia all’arte contemporanea e si rifà al situazionismo degli anni Sessanta dietro ai cartelli e agli adesivi comparsi negli ultimi giorni soprattutto in centro storico, sui pali della segnaletica, su muri, portoni e cestini dei rifiuti. Corso Palladio, ma anche viale Eretenio, viale Giuriolo, la Basilica palladiana: sono decine i punti della città scelti da Andrea Masiero, 44enne padovano, che a Bologna lavora come autista di autobus e gira l’Italia e l’Europa per lasciare nel tessuto urbano la sua “Poesia errante”.

Il progetto

È questo il titolo del progetto che ha l’obiettivo, come spiega lo stesso autore, di «sperimentare la forza della poesia e stimolare la curiosità delle persone». Attraverso installazioni ad hoc, realizzate per cogliere di sorpresa anche i passanti più distratti. Tra queste ci sono le “Fermate poetiche”, versi stampati su fogli bianchi appesi ai pali della segnaletica stradale: «Si tratta di una citazione del mio lavoro, un richiamo alle fermate dei bus. Propongo alle persone di fare un viaggio gratuito e inedito tra le strofe della poesia». Strofe che nel caso del cartello in corso Palladio davanti alla chiesa di San Gaetano, recitano: “Troppo spesso mi fermo su richiesta. Dovrei fermarmi meno volte e per più tempo. Osserverei le stagioni dell’umanità una ad una e saprei già dove portarle”.

Leggi anche
Bassano si sveglia nella poesia. I versi di Francesca in 80 affissioni

Gli altri interventi

Altri interventi riguardano “I versi carrai”, («in cui mi rifaccio alla segnaletica stradale e la rivisito») e i “Consigli per gli altruisti”: «Sono riflessioni ironiche sul comportamento delle persone, come quello che ho installato vicino al teatro Olimpico il cui messaggio è “Invano veritas. Ognuno ha la propria”». Comparse anche alcune “poesie adesive” sui cestini dei rifiuti che si basano su giochi di parole.

L'illuminazione

«Sabato sono stato a Vicenza per visitare la mostra in Basilica palladiana - le parole di Masiero - e ho pensato di lasciare questi interventi. Mi piace che la poesia vaghi alla ricerca del suo posto nel mondo. Perché non ci sono soltanto i versi scritti nei libri o recitati negli slam poetry, ma anche altre forme che in fondo ricalcano ciò che fa uno street artist nel tessuto urbano. Al posto di usare pennelli e colori, io uso le parole». 

Laura Pilastro

Suggerimenti