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l'area verde

Vicenza, il parco della Pace cerca gestori. «Entro fine giugno lavori conclusi»

Trenta associazioni lanciano una Rete per collaborare alla vitalità dell’area. Apertura attesa tra fine anno e inizio 2025
Rete Parco Pace: i rappresentanti delle associazioni
Rete Parco Pace: i rappresentanti delle associazioni
Rete Parco Pace: i rappresentanti delle associazioni
Rete Parco Pace: i rappresentanti delle associazioni

Entro fine giugno la conclusione dei lavori e nel frattempo si prosegue con l’elaborazione del piano di gestione, atteso per la fine dell’estate, per arrivare a un’apertura continuativa e strutturata tra fine 2024 e inizio 2025.

Sono le tappe del parco della Pace dettate dall’assessore Leone Zilio, ieri, durante l’incontro con i rappresentanti di una trentina di associazioni e cittadini singoli che quel parco lo hanno preso a cuore, tanto da creare una rete ed elaborare il “Manifesto verso il parco della Pace”. Si tratta del frutto di un anno di lavoro collettivo e riflessioni.

I tre percorsi

«Per noi questa area ha tre percorsi privilegiati - ha riassunto Silvano Caveggion, portavoce della Rete Parco Pace - ossia la pace, la non violenza e la socialità; lo sport; l’ambiente e la natura. La scommessa è che queste tre anime possano convivere. Il parco è molto grande e c’è spazio per tutti e per moltissime idee. L’invito è che altri cittadini, gruppi e associazioni interessati a coltivare con noi questo percorso si facciano avanti, si uniscano alla Rete». Da qui il lancio dell’iniziativa “Assieme per il parco”.

«Ci interessa - ha aggiunto - accompagnare l’amministrazione comunale in questo percorso fino anche alla gestione, con la disponibilità di energie e competenze che ciascuno di noi ha desiderio di mettere a disposizione della collettività».

In vista un sopralluogo

«La prossima settimana - ha annunciato Zilio - è previsto un incontro con i soggetti incaricati alla redazione del business plan e faremo un sopralluogo. Sono contento che le associazioni abbiano portato avanti questo progetto, ci saranno confronti tra loro e i professionisti». Un esempio della necessità di una gestione che renda il parco sostenibile, è arrivato in questi giorni: per evitare che il costo dello sfalcio delle aree per le tende scout (5 mila euro di preventivo) ricadesse sull’associazione è intervenuta un’azienda agricola, che ha poi raccolto l’erba. 

Alessia Zorzan

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