VICENZA. «Queste sono le regole e nessuno le modificherà: se non vi piacciono, siete liberi di andarvene. Nessuno vi tiene prigionieri». Achille Variati non usa troppi giri di parole e va dritto al punto: la protesta messa in scena da un gruppo di migranti per tre ore l’altra mattina non gli è garbata per nulla. Una ventina di richiedenti asilo, infatti, ha dato vita a un sit-in davanti alla sede della cooperativa “Le Orme” in viale Milano contro le nuove disposizioni ministeriali: fino a ieri percepivano un pocket-spesa da 125 euro al mese, ora invece ricevono generi alimentari direttamente dalla coop che ne gestisce l’accoglienza. La novità non è stata digerita da molti profughi, che preferivano poter disporre direttamente del gruzzolo mensile. Il sindaco racconta di essere stato «molto colpito» dalla protesta: «Questi richiedenti asilo sostengono di provenire da Paesi in cui non sono garantiti diritti fondamentali dell’uomo e per questo chiedono ospitalità a un Paese che li soccorre in mare, li accoglie, offre loro vitto e alloggio mentre ne verifica con scrupolo lo status. Ci sono delle regole e queste regole vanno rispettate. O così, oppure possono tornare a casa loro. Non ci sarà alcuna trattativa per modificare le nuove norme del Viminale».