L'intervista

Toto Rondon: «Da professionista entrai in campo con una pistola alla schiena: "È meglio che oggi non segni"»

Toto Rondon

Nel giardino su cui si affaccia la rosa casa colonica ad accogliermi c'è un bimbetto che, nonostante l'afa, sgambetta e calcia di sinistro.

A seguirne orgogliosamente le gesta pallonare è il nonno, all'anagrafe fa Antonio Rondon, detto Toto, uno che col mancino ha punito un sacco di portieri., (...)

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