Poche parole, ma allarmanti. «Se non riaprono i ristoranti, facciamo saltare le bombe». Gli investigatori della questura sono al lavoro per rintracciare l’autore della telefonata minatoria arrivata al centralino del 113 domenica scorsa, mentre molti manifestanti si erano radunati a Campo Marzo per protestare contro le chiusure imposte dall’emergenza sanitaria causata dal Covid. Al momento, nessuno gruppo o movimento estremista o sovversivo ha rivendicato la chiamata. I detective dovrebbero comunque essere in grado di chiudere il cerchio.
La notizia della telefonata minatoria è trapelata solo ieri. La questura, infatti, mantiene il massimo riserbo. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, risale al pomeriggio. Gli investigatori che hanno avviato un’indagine per il reato di procurato allarme.
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