Chi prima arriva, meglio alloggia. Ma l'adagio, a volte, si scontra con le regole, che non consentono fughe in avanti. È il caso dei cartelli abusivi comparsi sotto le mura di viale Mazzini, a Vicenza, nell'area verde che sorge all'angolo con via Cattaneo e si sviluppa fino a porta Nova. Qui, legati con il nastro adesivo agli alberi e a un pilone della luce sono comparsi dei fogli che sembrano fungere da segnaposto per i futuri attendamenti legati all'adunata nazionale degli alpini. Peccato, però, che quegli spazi non siano destinati a questa funzione. Anzi, proprio lungo viale Mazzini, al termine della sfilata di domenica 12 maggio, è previsto confluiscano tutti gruppi alpini che avranno partecipato al corteo, prima di far ritorno a casa. Niente di più incompatibile, quindi, con l'allestimento di un'eventuale area di accoglienza.
I cartelli "abusivi"
La maggior parte dei cartelli comparsi riporta il logo dell'associazione nazionale alpini e la scritta: "Gruppo alpini Castelcucco e Noventa Vicentina". Sulle piante verso la rotatoria del teatro comunale, invece, i segnali - in questo caso con il logo della 95esima adunata nazionale delle penne nere - recitano: "Gruppo alpini Condino Trento". La presenza dei "segnaposti" abusivi è stata segnalata nel pomeriggio di ieri al Comune che ne ha chiesto la rimozione.
«Abbiamo avvisato la società organizzatrice e la sezione di Vicenza per evitare queste forme non legittimate di attendamento», ha informato l'assessore ai grandi eventi, Leone Zilio, spiegando che «in quella zona è previsto l'arrivo di 700 pullman per la raccolta dopo lo scioglimento della sfilata. Impensabile che lì siano montate delle tende».
L'Ana prende le distanze
Un episodio da cui prende le distanze la stessa Ana berica, con il responsabile della gestione degli attendamenti e alloggiamenti, Luciano Cherobin, che assicura: «Non ne sapevamo nulla, i vertici dell'associazione si sono subito attivati per far togliere i cartelli». Anche il gruppo alpini "Umberto Masotto" di Noventa Vicentina ha dichiarato di non essere al corrente dell'accaduto: «Il nostro campo base è in via Rubicone, inoltre non c'è alcuna connessione tra il nostro gruppo e quello di Castelcucco, che è in provincia di Treviso».
Posti esauriti nelle aree pubbliche e private
Posti già tutti esauriti, intanto, nelle aree pubbliche, ma anche private che l'organizzazione ha destinato all'accoglienza, tra le quali parco della Pace, il foro Boario, il piazzale dell'ex seminario, via Bellini, via Farini, via Divisione Acqui, tre padiglioni della fiera e 39 palestre, dove si sono già registrate 9.500 prenotazioni.
Locali pubblici e negozi
La macchina organizzativa sta mettendo a punto anche l'aspetto dei plateatici degli esercizi pubblici. Il tema è ancora al centro di alcune valutazioni da parte del Comune, ma sembra ormai assodato che i locali potranno somministrare bevande anche all'esterno, purché le spillatrici non occupino più del 50 per cento del plateatico. Chi non è dotato di tavolini all'aperto, potrà comunque procedere alla mescita anche all'esterno, entro la distanza di un metro dalla vetrina. Stessa regola per i negozi di vicinato come gli alimentari, che potranno vendere all'esterno. Il vetro sarà bandito, fatta eccezione per le consumazioni all'interno dei locali e nei plateatici, ma da seduti. Sono attese altre disposizioni della questura sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, in particolare del vetro.