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VICENZA

Mortale di Lobia, l’auto torna sotto sequestro. Disposta una “super perizia”

Il giudice ordina nuovi esami sulla centralina dell’Opel per stabilire chi stesse guidando al momento dell'incidente
Le operazioni di soccorso attorno all’Opel Insigna che tornerà sotto sequestro a distanza di oltre 3 anni dallo schianto
Le operazioni di soccorso attorno all’Opel Insigna che tornerà sotto sequestro a distanza di oltre 3 anni dallo schianto
Le operazioni di soccorso attorno all’Opel Insigna che tornerà sotto sequestro a distanza di oltre 3 anni dallo schianto
Le operazioni di soccorso attorno all’Opel Insigna che tornerà sotto sequestro a distanza di oltre 3 anni dallo schianto

A distanza di tre anni e mezzo dall’incidente, torna sotto sequestro l’Opel Insigna che il 5 agosto 2020 finì nel torrente Orolo a Lobia provocando la morte di Davide Pilotto, 22enne di Motta di Costabissara, e il grave ferimento di Camilla Marcante, 26enne di Caldogno, che siede al banco degli imputati con l’accusa di omicidio stradale. Lo ha deciso ieri al termine dell’udienza del processo il giudice Silvia Rossaro, che ha inoltre disposto una “super perizia” sulla centralina della vettura, che verrà spedita alla casa madre in Germania, e un nuovo accertamento medico legale. 

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Il nuovo sequestro

La richiesta di sequestro probatorio dell’auto e la perizia sulla centralina collegata ai sensori dei sedili è stata avanzata dal pubblico ministero Jacopo Augusto Corno. L’incarico è stato conferito al geometra Alessio Maritati. Quest’ultimo dovrà stilare una relazione sulla dinamica dell’incidente per fare chiarezza se lo schianto sia imputabile a chi guidava la vettura in quel momento. L’esperto dovrà però soprattutto acquisire i dati «pre crash» (prima dell’incidente) tramite l’analisi della centralina per mettere dei punti fermi su alcuni aspetti fondamentali che riguardano l’attivazione degli airbag e, in primis, quali posti dell’auto fossero occupati al momento dell’impatto e quali cinture fossero allacciate.

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Maritati dovrà inoltre tentare di chiarire se, considerata la dinamica dello schianto, una persona seduta sui sedili anteriori potesse essere sbalzata su quelli posteriori. Infine, avrà il compito di stimare in quanto tempo l’acqua del torrente ha invaso l’abitacolo, come chiesto dalla difesa. 

L’Opel Insigna, che dal momento del dissequestro avvenuto l’1 settembre 2020 si trova parcheggiata, coperta da un telo, all’interno di una carrozzeria di Costabissara, verrà dunque presa in carico dagli agenti della polizia stradale che la custodiranno in caserma e vigileranno sulla vettura. L’inizio della perizia è fissato per il pomeriggio del 22 febbraio, quando si terrà un nuovo sopralluogo in strada di Lobia, all’altezza del ponte dove l’auto è caduta nel torrente.

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Gli accertamenti

Agli accertamenti prenderanno parte anche gli esperti nominati dalle parti, che hanno confermato i consulenti tecnici ai quali si erano rivolti per le proprie consulenze: l’ingegnere Paolo Lista per l’avvocato di parte civile Leonardo Maran, che assiste i genitori di Pilotto e che nel 2022 aveva già chiesto al giudice per l’udienza preliminare una perizia sulla centralina, vedendosi però respingere l’istanza a quell’epoca; l’ingegnere Federico Del Fiume per il collegio difensivo dell’imputata formato dagli avvocati Tonino De Silvestri e Lamberto Rongo.

I controlli della centralina

Entrambi i professionisti potranno avvalersi di un ausiliario. Il pubblico ministero Corno si è invece riservato la nomina del proprio consulente entro l’inizio delle operazioni. L’esperto incaricato dal tribunale avrà 90 giorni di tempo per redarre la super perizia, anche se il termine potrebbe essere prorogato soprattutto in considerazione del fatto che la centralina dell’Insigna dovrà essere spedita alla sede centrale di Opel che si trova a Rüsselsheim, in Germania. 

Il giudice ha poi scelto il professore Carlo Moreschi di Udine per quanto riguarda la nuova perizia medico legale. Quest’ultima dovrà indicare la causa della morte della vittima, effettuare una comparazione delle lesioni subite da Pilotto e da Marcante e, in base ai risultati, fornire un quadro preciso su dove i due giovani fossero seduti quando si è verificato l’incidente. Pure in questo caso parteciperanno i consulenti delle parti: i medici legali Antonello Cirnelli (parte civile) e Paolo Moreni (difesa). Anche su questo punto la procura nominerà prossimamente il proprio esperto. Il 12 marzo verrà conferito l’incarico. 

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Poi il processo si fermerà

Dopodiché il processo subirà un lungo stop e riprenderà il 24 gennaio dell’anno prossimo con l’esame dell’imputata e di Ida Bozanovic, una delle due amiche che avevano trascorso la serata assieme a Pilotto e Marcante e che era scesa dall’auto poco prima della tragedia. Bozanovic avrebbe dovuto deporre in aula all’inizio del processo, ma non è mai stata rintracciata nonostante le ricerche effettuate dalla polizia giudiziaria. A chiedere che la teste venga cercata nuovamente è stata la difesa. 

Valentino Gonzato

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