VICENZA. Trascorsi i mesi di silenzio, le ruspe sono effettivamente entrate in azione, nel grande polmone verde che costeggia la base Del Din, per dare forma a quello che diventerà il parco della Pace.
Due mesi dopo la consegna dei lavori, in ciò che restava dell'ex aeroporto Dal Molin, è iniziato il viavai di mezzi, vetture e operai. Lo si nota passando accanto all'entrata di via Sant'Antonino dove sono stati posizionati i new jersey e lo si vede varcando l'ingresso della maxi-area da 650 mila metri quadrati: c'è l'hangar ripulito e sventrato, si vedono i container per gli uffici, i pick-up per affrontare i terreni sterrati e ancora le reti, i mezzi speciali, i professionisti al lavoro per studiare le carte e i tecnici addetti alle operazioni di sfalcio e misurazioni.
«Le fasi propedeutiche all'avvio dei lavori - afferma l'architetto Diego Ciocala, direttore del cantiere gestito della capogruppo Euroambiente - sono completate. Siamo entrati nel vivo».
L'intervento, necessario per affrontare quell'area che tra l'autunno e l'inverno si trasforma in una palude, prevede di ricreare progressivamente la rete dei canali necessari per i drenaggi, iniziando dalla parte più bassa del parco, dove verrà creato un piccolo lago. Dopo scavi e sfalci ci sarà la piantumazione. Mentre la zona sud resterà in buona parte immutata. Nelle prossime ore una delegazione di tecnici del Comune con una ditta andranno in missione a Pistoia per selezionare 1.300 alberi da portare a Vicenza.