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Lonigo

Salvini va veloce
Basta «tiratardi»
su Tav e banche

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Matteo Salvini ieri sera a Lonigo. COLORFOTO
Matteo Salvini ieri sera a Lonigo. COLORFOTO
Matteo Salvini ieri sera a Lonigo. COLORFOTO
Matteo Salvini ieri sera a Lonigo. COLORFOTO

LONIGO. Da Verona a Lonigo, dalla giornata inaugurale di Vinitaly alla terza edizione della festa provinciale della Lega. A qualche chilometro di distanza e qualche ora dopo è sempre Matteo Salvini show. Stesso protagonista, stesso diluvio di selfie, stesso copione. Dalla Tav alle elezioni Europee, dall’autonomia ai ristori ai risparmiatori truffati. E le immancabili "frecciatine" agli alleati pentastellati. 

 

«Si parte, ho tutte le rassicurazioni necessarie. L’alta velocità tra Brescia e Padova serve, quindi si va avanti». Il vicepremier davanti a 3.500 persone accende il semaforo verde sulla Tav: «Sono stufo dei tiratardi, dei no. C’è bisogno di un po’ di sì». Come nel caso dell'autonomia - «fa bene a tutta l’Italia, non solo al Veneto» - e dei rimborsi ai truffati dalle banche. «Ha detto che ci pensa il presidente del Consiglio, lo faccia in fretta - tuona Salvini -. I soldi ci sono. L’obiettivo? Pagare più gente possibile».

 

Attorno a lui i colonnelli leghisti, tra cui il governatore del Veneto Luca Zaia e il ministro agli affari regionali Erika Stefani. Ma sul palco si vede anche il sindaco Francesco Rucco: «Sono qui per parlare a Salvini di sicurezza, per potenziare il sistema di videosorveglianza in città. Ogni volta che gli parlo porto a casa qualcosa». 

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