VERONA. «Sono qui per onorare il lavoro dei nostri agricoltori e imprenditori, sono qui anche per portare a nome del governo notizie su alcuni cantieri fermi da tempi e penso alla Brescia-Verona-Padova, ai cantieri che partono, aprono, scavano e viaggiano. Rappresento il governo del sì». L’ha detto il vicepremier Matteo Salvini al suo ingresso al Vinitaly di Verona, che ha aperto oggi i battenti. Poi, interrogato dai giornalisti se esista quindi un «governo del no» il vicepremier è tornato sulla Tav veneta aggiungendo: «A me interessa che qui il treno viaggi e viaggi velocemente, se qualcuno aveva dei dubbi se li fa o se li è fatti passare, penso infatti sia una questione di giorni se non di ore e si ripartirà finalmente a lavorare».
In merito ai rimborsi ai risparmiatori truffati dalle banche «si è aspettato anche troppo. Io li ho incontrati, li ascolto settimanalmente. Ci sono famiglie che hanno difficoltà a pagare il mutuo, l’affitto dell’azienda, a pagare le tasse sui capannoni». «Quindi - ha aggiunto - è passato anche troppo tempo: i soldi ci sono abbiamo messo un miliardo e mezzo, quindi spendiamolo».
Spazio poi per parlare anche di autonomia. «Abbiamo lavorato come matti, i governatori hanno lavorato e il mistero Stefani ha lavorato. È ora di fare e di mettere il primo mattone perché è un passaggio storico che fa bene a tutti e non solo a Veneto, Emilia Romagna e Lombardia ma a tutta Italia. Se c’è qualcuno che ha dei dubbi se li faccia passare perché c’è nel contratto di governo».