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Vicenza

Salvano la vita a un uomo. «A volte basta una parola»

I due ciclisti sono intervenuti per primi a Debba per aiutare una persona che voleva buttarsi nel Bacchiglione

«Siamo felici se questo riconoscimento può servire a lanciare un messaggio: non giriamoci dall’altra parte se vediamo qualcuno in difficoltà o una situazione insolita. Anche solo una domanda può essere un aiuto decisivo». Giuseppe Toniolo e Franco Rizzo, residenti in provincia, martedì sera, in consiglio comunale, sono stati insigniti di un encomio ufficiale per essere andati in soccorso di un uomo che voleva togliersi la vita buttandosi nel Bacchiglione. Il loro intervento e la loro tempestiva chiamata ai carabinieri hanno permesso di riscrivere il finale di quella giornata, ridando speranza a una persona in un momento di disperazione.

Il salvataggio lungo la ciclabile di Debba

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«Erano circa le 13 di un giorno di metà marzo -ricorda Rizzo - eravamo in quattro e stavamo passando in bici per la ciclabile di Debba. Ad un certo punto, dove c’è la passerella, all’altezza di quella sorta di cascata che si vede passando, nell’argine sotto il ponte ho notato un uomo che si agitava e che gridava, come se stesse cercando di attirare l’attenzione. La situazione non era molto chiara e ci siamo fermati per capire». Una frenata provvidenziale. «Per un momento - aggiunge un’altra componente del gruppo - sembrava quasi che quella persona volesse fare qualche atto dimostrativo, ma poi abbiamo visto che aveva i piedi legati a una griglia di ferro».

Le parole che hanno salvato una vita

Questione di istanti. Subito, infatti, Rizzo si è attivato per chiamare i carabinieri e nello stesso tempo Toniolo ha cercato un contatto con questa persona. Nel suo intervento lo hanno guidato sangue freddo, istinto e professionalità, grazie anche all’esperienza maturata come volontario della croce rossa. «Mi sono affacciato dal ponte e gli ho chiesto il nome - racconta - lui mi ha risposto ma ho fatto finta di non riuscire a sentire e gli ho chiesto se potevo avvicinarmi, per parlare meglio. Mi ha detto di sì e quindi l’ho raggiunto e ho continuato a parlargli». Nel frattempo l’uomo cercava di alzarsi, «ma aveva i piedi legati e rischiava di perdere l’equilibrio - aggiunge - se fosse caduto in acqua, sarebbe stato in balia della corrente che c’è in quel punto».

Il racconto di un uomo disperato

L’uomo ha accettato il dialogo. «Mi ha raccontato delle sue vicissitudini e ho cercato di rincuorarlo - continua Toniolo - non so esattamente quanto tempo sia passato fino al momento del salvataggio, ma a me è sembrata una vita. Ho visto che aveva una medaglietta della Madonna al collo, così gli ho chiesto se fosse credente e ho fatto forza anche su quello. Ad un certo punto si è sbilanciato ed è caduto indietro; ne ho approfittato per mettermi tra lui e il fiume. Poi sono arrivati i carabinieri, lo hanno aiutato, liberandogli i piedi e portandolo al sicuro». 
«Abbiamo avuto la sensazione che volesse farsi notare per comunicare le sue intenzioni, ma grazie a questo è stato possibile aiutarlo. Speriamo che ora abbia trovato un appoggio e riesca a superare le sue sofferenze». 

«Non cercavamo un premio, ma nessuno si è fermato»

«Non cercavamo questa pubblicità - aggiungono al termine - ma speriamo che possa servire a far passare il messaggio di non ignorare quello che ci accade intorno. In quel momento, oltre a noi, non si è fermato nessun altro a chiedere se c’era bisogno». 
Il riconoscimento, che era stato sollecitato dai consiglieri comunali Raffaele Colombara (Grande Vicenza) e Nicolò Naclerio (FdI), è stato consegnato l’altra sera dal sindaco di Vicenza Giacomo Possamai e dal sindaco di Longare Matteo Zennaro, dal momento che sono state coinvolte persone di entrambe le comunità. Nella stessa occasione il riconoscimento è stato consegnato anche ai carabinieri che sono intervenuti, mettendo in salvo l’uomo. L’encomio è stato riconosciuto al vice brigadiere Marco Antonio Falliti della stazione di Longare; il carabiniere Daniele Giordano della Compagnia di Vicenza; il carabiniere Marco Vulpiani, della stazione di Longare; l’appuntato scelto Alessandro Tombolato della compagnia Setaf di Vicenza e l’appuntato scelto Fabrizio Camassa della Setaf. 

Alessia Zorzan

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