Scocca l’ora dell’aperitivo e scocca l’ora della responsabilità. Le lancette le indica il sindaco Francesco Rucco che, dopo aver visto alcune situazioni in centro storico non proprio in linea con i dettami del decreto del governo e dell’ordinanza della Regione, ha deciso di lanciare un appello ai vicentini. «Servono ancora sacrifici. Mi appello alla responsabilità e al buon senso. Lo spritz va bevuto, sì, ma a casa o comunque non in compagnia in strada».
Già, perché, come raccontato su il Giornale di Vicenza in edicola ieri, mentre c’è chi ligio alle regole si reca verso casa o comunque si posiziona in un angolo con la compagna o il compagno, c’è chi non bada a distanziamento sociale, mascherina o altre norme e decide di bere lo spritz d’asporto - consegnato regolarmente, va forse ripetuto per chi non avesse letto, dai commercianti secondo quanto previsto da ordinanze e decreto - in mezzo alla piazza o in mezzo a qualche strada insieme agli amici; come se nulla fosse. Senza badare a mascherina, perché se bisogna bere è ovviamente necessario tenerla giù, e senza badare alla distanza di almeno un metro. Insomma, vanificando così le disposizioni che, se rispettate, dovrebbero e potrebbero portare presto alla riapertura di quelle attività costrette a campare di asporti o consegne a domicilio. Piaccia o non piaccia.
Di sicuro gli assembramenti non sono piaciuti alla polizia locale che ieri sera è intervenuta in piazzetta Palladio dove si era radunato un gruppo di ragazzi.
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