È un minorenne residente a Vicenza il "capo" della baby gang che lo scorso gennaio, in pieno centro storico, si è resa protagonista di una rapina ai danni di quattro giovani. E così nei suoi confronti è stato eseguita la misura cautelare del collocamento in comunità (con prescrizione), emessa dal tribunale per i minorenni di Venezia. Nel provvedimento del giudice, il ragazzo viene indicato quale «protagonista delle condotte violente poste in essere dal gruppo».
La rapina e le indagini
Le indagini dei carabinieri sono scattate in seguito alla rapina consumatasi in piazza San Lorenzo il 20 gennaio 2023. In azione una gang formata da tredici ragazzini, per lo più minorenni, che aveva accerchiato e minacciato con una pistola (poi risultata giocattolo) un gruppo di giovani, per poi strappare dal collo di un 18enne la catenina d’oro. I militari dell'Arma, anche con l'ausilio delle immagini degli impianti di videosorveglianza della zona, hanno quindi ricostruito la dinamica e attraverso una minuziosa attività di indagine - incrociando dati e informazioni, approfondendo le abitudini dei singoli e il monitoraggio degli spostamenti del gruppo - sono arrivati ad individuare otto dei tredici partecipanti alla rapina.
La baby gang
Il 13 febbraio 2023 sono così scattate le perquisizioni domiciliari, che hanno confermato la tesi investigativa. I responsabili sono stati inquadrati come facenti parte di un «gruppo affiatato e ben organizzato» di giovanissimi, dedito alla commissione di aggressioni e rapine ai danni di coetanei o di ragazzi, sempre giovani, ma ben più grandi di loro. Le forze dell'ordine hanno documentato come i singoli si facevano «forza» attraverso il gruppo di appartenenza per effettuare senza esitazioni le proprie «scorribande».
In particolare, a casa di alcuni minorenni indagati sono state trovate due pistole giocattolo di cui una, come è emerso dalle indagini, impiegata nella rapina in piazza San Lorenzo. Sono stati trovati anche diversi capi d’abbigliamento indossati al momento dei fatti, oltre a coltelli e spray al peperoncino.
Il provento della rapina - una collana d’oro con ciondolo - era invece già stata ritrovata e sequestrata durante le prime fasi dell'indagine in un compro oro della zona.