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Vicenza

Scoperta la baby gang della rapina in centro. Otto ragazzini denunciati

A casa degli otto giovanissimi dediti ad aggressioni e rapine ai danni di coetanei, rinvenute due pistole finte, coltelli e spray al peperoncino.

Baby gang messa nel sacco dopo la rapina a mano armata commessa a gennaio nel centro storico di Vicenza ai danni di quattro minorenni. L'altro ieri, 13 febbraio, di primissima mattina, i carabinieri di Vicenza hanno eseguito otto perquisizioni domiciliari su delega della procura della Repubblica per i minorenni di Venezia e da quella di Vicenza. L'indagine è giunta così all'individuazione degli 8 partecipanti alla rapina, denunciati dopo un attento monitoraggio di videocamere, abitudini dei membri della baby gang, spostamenti del gruppo e le perquisizioni.

Pistole finte, coltelli e spray al peperoncino nelle case degli 8 denunciati

L’esito delle perquisizioni hanno confermato, quali responsabili, otto ragazzi giovanissimi, tra i 13 e i 18 anni parte di un «gruppo affiatato e ben organizzato» dedito ad aggressioni e rapine ai danni di coetanei o di altri giovani più grandi di loro. In particolare, nelle abitazioni di alcuni minorenni indagati sono state rinvenute due pistole finte (di cui una impiegata nella rapina in piazza San Lorenzo), diversi capi d’abbigliamento indossati al momento dei fatti, coltelli e spray al peperoncino. 

Le indagini

Le indagini dei carabinieri hanno preso il via dalla rapina commessa, lo scorso 20 gennaio, in piazza San Lorenzo ai danni di 4 minorenni e ad opera di un gruppo di ragazzini, per lo più coetanei. Le attività investigative, avviate dai militari, si sono concentrate, in una prima fase, nel ricostruire la dinamica dell'accaduto mediante il controllo delle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza pubblica e privata presenti nella zona del centro. Si è poi passati a focalizzare alcuni dettagli degli indumenti e degli accessori indossati dai ragazzi, delle sembianze fisiche, incrociandone le informazioni con quelle tratte dai social network.

La rapina in piazza San Lorenzo ai danni di coetanei

Il provento della rapina, una collana d’oro con un ciondolo, era già stato rinvenuto e sequestrato durante le primissime fasi d’indagine, in un esercizio compro-oro della zona, il cui titolare ha fornito la massima collaborazione.

I risultati dell’attività dei carabinieri sono ora al vaglio delle due procure titolari dell'indagine. I militari di Vicenza stanno inoltre indagando per episodi simili verificatisi in passato con lo stesso modus operandi e, pertanto, invitano eventuali, ulteriori vittime di fatti simili a denunciare l’accaduto.

Il comandante dei carabinieri

Le dichiarazioni del comandante provinciale dei carabinieri di Vicenza: «A prescindere dalla vicenda, occorre una riflessione, in generale, sulla fondamentale importanza del ruolo della famiglia, della scuola e di tutti quei soggetti, enti, istituzioni, che contribuiscono alla formazione dei nostri ragazzi, quali cittadini, protagonisti in positivo e del futuro del Paese. In tale ambito, l’Arma dei carabinieri, da tempo, ha avviato un progetto in campo nazionale, con conferenze nelle scuole e visite degli studenti nelle caserme, finalizzate a trattare tematiche di interesse per i ragazzi: droga, alcool, incidenti stradali, bullismo, ambiente e altro ancora. Né manca, a riguardo, la partecipazione di enti religiosi, scrittori, studiosi, tutti in vario modo decisi a fornire un contributo di sensibilizzazione, per meglio orientare i comportamenti e le scelte di vita di chi è ancora in fase di formazione».

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