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Allarme anche nel Vicentino

Pochi medici di base e farmaci introvabili. Scoppia il caos ricette

Il presidente dell’Ordine: «Anni di tagli indiscriminati alla sanità con una programmazione sbagliata adesso si fanno sentire».
Per molti pazienti sta diventando sempre più complicato ottenere le ricette di cui hanno bisogno
Per molti pazienti sta diventando sempre più complicato ottenere le ricette di cui hanno bisogno
Per molti pazienti sta diventando sempre più complicato ottenere le ricette di cui hanno bisogno
Per molti pazienti sta diventando sempre più complicato ottenere le ricette di cui hanno bisogno

Da un lato i farmaci introvabili, dall’altro i medici che scarseggiano e che, quasi sempre, sono oberati di lavoro e schiacciati dalla burocrazia. Il risultato? Il paziente arriva in farmacia e scopre che la ricetta richiesta non c’è e non sa come fare per poter continuare una terapia o comunque avere una medicina della quale ha urgente bisogno. 

Senza prescrizione

«Una situazione che si sta verificando purtroppo sempre più spesso e che sta mettendo in difficoltà non solo i pazienti ma anche gli stessi farmacisti - ha sottolineato Florindo Cracco, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Vicenza -. Spesso le persone chiedono in “prestito” medicinali in attesa che arrivi la prescrizione. Una cosa che, tuttavia, è vietata per legge. Solo in caso di necessità e urgenza il farmacista può consegnare al cliente un medicinale prescrivibile anche in assenza di ricetta». Il presidente dell’Ordine punta il dito contro i tagli alla sanità che, anno dopo anno, governo dopo governo, sono stati effettuati in Italia. 

I tagli alla sanità

«Si è continuato a parlare di razionalizzazione, quando, in realtà, erano tagli indiscriminati di cui oggi paghiamo le conseguenze - ha considerato -. E poi, ovviamente, c’è stata una programmazione del tutto sbagliata, senza un minimo di lungimiranza. Errori che non potranno essere risolti in breve tempo. Serviranno anni». Oggi da una parte c’è la questione dei tanti farmaci che non arrivano e che sono introvabili in farmacia, vuoi per il Covid, vuoi per la crisi energetica e la situazione così incerta a livello mondiale e si tratta di un problema che sembra acuirsi di giorno in giorno; dall’altro c’è lo stato di sofferenza della medicina di base. «Sempre meno giovani scelgono questo settore ed è difficile dar loro torto vista la situazione. Non si fa nulla per incentivarli, è chiaro che molti optino per il privato, per altre specializzazioni o, ancora, per esercitare la professione all’estero». Il risultato è che sempre più vicentini sono costretti a spostarsi per avere un medico di famiglia. A volte devono persino andare in un altro comune. Le zone carenti nel territorio dell’Ulss Berica sono più di 100, questo significa che migliaia di vicentini sono senza medico. 

Medici oberati

I camici bianchi che lavorano in provincia sono sempre oberati di lavoro. Non solo si ritrovano ad avere 1.800 pazienti. Oltre a dover gestire la parte medica hanno una mole enorme di incombenze burocratiche che porta via loro tantissimo tempo prezioso. Per tutti questi motivi anche solo riuscire a ottenere in tempo una ricetta medica può rivelarsi un problema. «Insomma - ha continuato ancora il presidente dell’Ordine - tutti questi elementi rischiano di provocare la “tempesta perfetta”. La soluzione? Per quel che riguarda l’immediato ritengo che dovremmo prendere esempio da alcuni Paesi europei dove il farmacista, compiute ovviamente le dovute verifiche, è autorizzato a “replicare” ricette mediche. Sarebbe utile sia per i medici che i pazienti stessi che così avrebbero la certezza di avere i farmaci che devono assumere regolarmente senza complicazioni e al momento del bisogno». «Osservando il quadro d’insieme e non limitandosi all’immediato - ha concluso Cracco - bisogna riprendere ad investire dopo anni di tagli nella sanità, ricordando che si tratta di un investimento e non di una semplice spesa. Una ricerca recente ha infatti dimostrato che ogni euro destinato a questo settore ne fa guadagnare tre. Quindi si tratterebbe di scelte lungimiranti che, nel tempo, darebbero risultati». 

Claudia Milani Vicenzi

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