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La lettera

Piscine a rischio chiusura. Il presidente del Coni Malagò risponde ai baby nuotatori vicentini

La preoccupazione dei piccoli atleti per la chiusura degli impianti. Il numero uno dello Sport: «Non lascerò nulla di intentato per consentirvi di credere ancora nei vostri sogni»
Le baby promesse del nuoto si sono rivolte anche alla Provincia
Le baby promesse del nuoto si sono rivolte anche alla Provincia
Le baby promesse del nuoto si sono rivolte anche alla Provincia
Le baby promesse del nuoto si sono rivolte anche alla Provincia

Le piccole promesse del nuoto vicentino, preoccupate di dover appendere il costume al chiodo per colpa delle bollette stratosferiche che stanno mettono a rischio l'attività delle piscine, hanno trovato un alleato. E non un alleato qualunque: Giovanni Malagò.

«Non posso promettervi che risolverò il problema in prima persona, eccedendo il perimetro di mia competenza e attribuendomi prerogative che non mi appartengono, ma vi prometto - scrive il presidente del Coni - che nell'esercizio del ruolo che rivesto e da amante del mondo che rappresento non lascerò nulla di intentato per consentirvi di credere ancora nel sogno che alberga nei vostri cuori». Un sogno, quello che i piccoli nuotatori stanno coltivando, che rischia di spezzarsi sotto il peso delle bollette salatissime che i gestori degli impianti non riescono più a sostenere. Con lo spettro di una chiusura nei mesi invernali. «È una eventualità che vogliamo scongiurare in ogni modo, la nostra volontà - ha spiegato nei giorni scorsi il presidente di Piscine di Vicenza Paolo Gecchelin - è assolutamente quella di proseguire, ma potremmo ritrovarci a non avere alternative». A meno che Stato, Regione e Comune non battano un colpo.

La lettera dei piccoli atleti

E loro, i campioncini del nuoto, non sono rimasti con le mani in mano. Hanno voluto provare a tradurre in parole quel battito di cuore, quell'amore per l'acqua: «Il nuoto è la nostra vita e la cosa per cui ci siamo impegnati tanto e ora forse le piscine saranno costrette a chiudere perché non ci sono i soldi per le bollette. Cosa accadrà al nostro sogno? Per cosa ci siamo impegnati così tanto? Ci piacerebbe tanto che voi grandi rispondeste a queste domande e ci piacerebbe sapere come pensate di aiutarci». Firmato: gli esordienti di A e B della provincia di Vicenza. E i "grandi" a cui si sono rivolti sono il ministro dello sport, il presidente del Coni, il presidente della Fin veneto e quello nazionale, l'assessore regionale allo sport e il presidente della Provincia.

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La risposta del presidente del Coni

Ecco, a rispondere a questi piccoli nuotatori, che hanno tra i 9 e i 12 anni e il nuoto lo praticano in maniera agonistica, è Malagò che in quella lettera ci ha "visto" talmente tanto cuore da voler scrivere, con parole non di circostanza: «La vostra lettera tocca le corde più intime del cuore per i contenuti espressi e i disegni che la corredano, con quel podio che si staglia emblematico, in altro, a raffigurare un sogno da non soffocare. Già, perché voi siete l'ambizioso futuro cui anelare per costruire un movimento ancora più forte ed un Paese migliore. Dovete accarezzare proposti di grandezza e salirci, su quel podio, festeggiando una medaglia costruita allenando il talento, dando voce alla forza di volontà e alla passione che si apprezza in queste righe così sincere e autentiche, come la voglia di nuotare più veloci delle difficoltà, nella piscina in cui alberga il legittimo desiderio di continuare ad imparare e a crescere che vuol dire vincere a prescindere».

Morale della favola: «Il vostro grido di dolore è quello di migliaia di altri coetanei, che praticano discipline diverse e incontrano analoghe difficoltà nell'alimentare il percorso agonistico a fronte dei rincari energetici, scoglio insormontabile del complesso presente che stiamo vivendo. Non posso promettervi che risolverò il problema ma vi prometto che non lascerò nulla d'intentato».

L'iniziativa del Pd regionale

E il grido di dolore ha colpito anche il capogruppo dem in Regione Giacomo Possamai che si è mosso subito: «Abbiamo preparato un emendamento al collegato al bilancio che chiede alla Regione di concedere contributi a fondo perduto alle piscine a parziale ristoro delle spese sostenute nel 2022 a fronte dei maggiori oneri rispetto al 2021». 

Roberta Labruna

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