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Il caso

Vicenza, striscione contro la "pastasciutta antifascista". A Rosà la sindaca vieta l'iniziativa

In contra' Burci è comparsa la scritta "Se manca l'olio, lo portiamo noi" a firma del Movimento Italia Sociale: la condanna del sindaco Possamai. Polemiche anche nel bassanese.
Lo striscione comparso in contra' Burci a Vicenza contro l'iniziativa della "pastasciutta antifascista"
Lo striscione comparso in contra' Burci a Vicenza contro l'iniziativa della "pastasciutta antifascista"
Lo striscione comparso in contra' Burci a Vicenza contro l'iniziativa della "pastasciutta antifascista"
Lo striscione comparso in contra' Burci a Vicenza contro l'iniziativa della "pastasciutta antifascista"

Uno striscione con la scritta "Se manca olio, lo portiamo noi", a firma del del movimento di destra Mis, Movimento Italia Sociale, è stato affisso oggi (martedì 25 luglio) a Vicenza, in contra' Burci, nella giornata in cui si ricorda la caduta del fascismo, e dove questa sera è prevista una "pastasciutta antifascista" promossa da alcune associazioni. La Digos della Questura ha sequestrato lo striscione e verrà fatta una segnalazione all'autorità giudiziaria. «Un'azione che rimanda, anche nella terminologia usata, ai tempi più bui del fascismo - commenta la consigliera comunale di Coalizione Civica Martina Corbetti -. Condanniamo fermamente azioni intimidatorie di questo tipo».

Possamai: «Non c'è spazio a Vicenza per le intimidazioni»

«Non c'è spazio nella nostra città per le intimidazioni. Ne parlerò al questore. Sono atti gravi che condanniamo con forza e sui quali chiediamo ovviamente l'intervento delle forze dell'ordine». È una posizione ferma del sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, che condanna lo striscione che riporta la scritta "Se manca olio, lo portiamo noi", apparso sul muro di recinzione del centro culturale comunale Porto Burci, dove questa sera è in programma una "pastasciutta antifascista" promossa da alcune associazioni nella giornata in cui si ricorda la caduta del fascismo.

A Rosà vietata la "pastasciutta antifascista"

Polemiche anche a Rosà dove la consigliera regionale del Pd Chiara Luisetto denuncia che il sindaco Elena Mezzalira ha vietato l'iniziativa della "pastasciutta antifascista", richiesta da quattro sezioni dell'Anpi. «Una censura - commenta l'esponente del Pd - in violazione di ogni principio democratico e repubblicano. Una scelta che è di censura nei confronti di chi vuole giustamente coltivare il ricordo di quel 25 luglio del 1943. Una data che, al pari del 25 aprile, segna una svolta storica, sulla strada che condusse all'Italia repubblicana». 

La presa di posizione dell'Anpi

Anche l'Anpi, con un post su Facebook, ha denunciato i due episodi. «A Rosà (Vicenza) la Sindaca, in palese violazione della Costituzione, non concede lo spazio per la Pastasciutta antifascista perché il nome "può essere un richiamo di disordini e di problemi di sicurezza e ordine pubblico" - sottolinea l'associazione dei partigiani - A Porto Burci (sempre Vicenza) compare una scritta intimidatoria del "Mis" contro gli organizzatori della Pastasciutta: "Se manca l'olio lo portiamo noi"». «Noi non smetteremo di denunciare alle autorità competenti e di diffondere unità e cultura antifasciste», scrive l'Anpi.

 

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