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AGRICOLTURA

Maltempo: grandine e gelo minacciano viti e ciliegie

Cogo (Campagna Amica): «Non c’è modo di proteggere le colture, già in fase avanzata; se si scende sotto zero si perde tutto»
Danni sui grappoli sono segnalati in varie zone d’Italia
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Un occhio al cielo e uno alla terra. A quei campi e orti in cui frutta, verdura e prodotti agricoli già in fase di sviluppo sono alla mercé degli agenti atmosferici, dai chicchi di ghiaccio alle gelate mattutine. 

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Vigneti e ciliegie a rischio

A rischio, in particolare, ci sono i vigneti e le ciliegie, in punto di maturazione e più che mai esposti al brusco calo termico che ha portato con sé, come previsto, vento, pioggia, temporali e la temuta grandine. 

Un fenomeno di breve durata ma che ha destato grande apprensione ieri tra gli agricoltori, che pure attendevano l’ondata di maltempo. Raffaele Cogo, presidente di Campagna Amica, si dice preoccupato soprattutto per il fatto che «questa specie di nevicata che è caduta ieri, arrivi a quest’altezza di aprile». Ovvero in un momento in cui, se contestualmente si raggiungesse lo 0 o pochi gradi al di sopra, «i danni per le colture sarebbero irrimediabili». Per la vite, per esempio: «La pianta ha germogliato, una gelata potrebbe “bruciare” tutto», avverte Cogo. 

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Tremano le piante con fiore

In pericolo anche la rinomata ciliegia marosticense e un po’ tutti i frutti e le piante con fiore. 
E anche qualora il raccolto si salvasse dal freddo, «le coltivazioni potrebbero bloccarsi e ritardare lo sviluppo, che non sarebbe dunque regolare». 

Non è certo il primo anno che aprile presenta caratteristiche marzoline, «ma mai verso la fine del mese». 

A contadini e agricoltori, non resta che confidare in Madre Natura: «Non è pensabile coprire con teli e simili ampie estensioni di terra, dunque proteggere ciò che è seminato è difficile, se non impossibile - conclude Cogo - possiamo solo confidare che questa fase non duri a lungo e che non si tocchino temperature troppo rigide».

Giulia Armeni

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