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Centrosinistra

«Liberali e pragmatici». In campo il Terzo Polo

Dalla Rosa: «Possamai, la scelta per rilanciare la città» Sbrollini: «Vicenza ora ha bisogno di voltare pagina»
Per una Grande Vicenza a sostegno di Possamai
Per una Grande Vicenza a sostegno di Possamai
Per una Grande Vicenza a sostegno di Possamai
Per una Grande Vicenza a sostegno di Possamai

Otello Dalla Rosa, consigliere comunale e padre nobile di "Per una grande Vicenza, va dritto al punto": «Giacomo non è una seconda scelta, è "la" scelta perché siamo convinti che lui sia in grado di invertire quel piano inclinato su cui è scivolata Vicenza per colpa dell'inadeguatezza di chi ha governato la città in questi ultimi cinque anni». La "benedizione" alla corsa a sindaco di Giacomo Possamai da parte del Terzo Polo, che qui insieme ad Azione e Italia Viva comprende, appunto, anche la civica Per una grande Vicenza, era già stata data a suggello di un percorso non privo di intoppi e ieri si è chiuso il cerchio con la presentazione della lista.

L'ultima delle sei a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra. Ventotto nomi, 13 donne e 15 uomini. «È una lista identitaria perché - spiegano le responsabili cittadine di Per una grande Vicenza e Iv Monica De Bortoli e Francesca Carli - racchiude la nostra visione liberale, riformista, pragmatica. Visione che Possamai interpreta bene». Ecco perché qui è diventato possibile ciò che a livello nazionale, dove il Pd e il Terzo Polo sono distinti e distanti, non è tutt'altro che all'ordine del giorno.

«La nostra - centra il punto la senatrice renziana Daniela Sbrollini - è stata una scelta nata sul territorio. A differenza del sindaco uscente Francesco Rucco, che ha atteso l'ok dei partiti nazionali, noi abbiamo fatto il percorso inverso: siamo partiti dalla scelta che reputavamo migliore per la città. Una città che ha bisogno di voltare pagina». E anche Possamai ieri, nella "casa" del Terzo Polo di strada delle Beccariette, ribadisce il concetto: «Mi sono candidato senza aspettare il via libera dei partiti e con il Terzo Polo ci siamo scelti condividendo questo approccio di chiarezza verso gli elettori: per Vicenza decide Vicenza. La nostra città ha perso anni determinanti e non se lo può più permettere, bisogna invertire la rotta, ora».

Come? «Con un'università - sintetizza Dalla Rosa che 5 anni fa ha sfidato prima Possamai alle primarie e poi Rucco come candidato sindaco - che deve diventare motore di sviluppo, una città che ripensa alla sua mobilità, che ha bisogno di un grande piano di edilizia residenziale pubblica, di coinvolgere i comuni contermini, rivitalizzare i quartieri».

La lista centrista, dunque, è in campo e guarda ai voti moderati. Con tutti e tre i simboli visibili. «Questo schema, che unisce civici e partiti, andrà oltre le elezioni di maggio. Vicenza - spiega il coordinatore cittadino di Azione Massimo Dal Monte - rappresenta un laboratorio politico nazionale». E il primo banco di prova saranno le Comunali. In pista non c'è Dalla Rosa, ma c'è sua moglie, e ci sono i due consiglieri uscenti Raffaele Colombara e Cristiano Spiller. Gli altri nomi? Antonella Alvisi, Vittoria Bernkopf, Andrea Boscato, Gianluca Cappellozza, Francesca Carampin, Daniel Cattin, Mauro Chiaradia, Andrea Chimetto, Nailé Ciccone, Paolo Converso, Chiara Del Puppo, Samuela Franceschini, Rosaria Graziani, Alessandra Lanaro, Giulio Leodari, Riccardo Maggiolo, Pietro Manfè, Davide Mercanzin, Patrik Penta, Leonarda Perrone, Giovanna Primon, Giovanni Rigodanzo, Eleonora Sacco, Silvia Scarabello, Rosanna Stimamiglio Centofanti, Claudio Tosato..

Roberta Labruna

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